Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

sabato 18 aprile 2009

Dì... chi sono io?

Io sono,
pulviscolo nella luce del sole,
io sono il sole rotondo.

Alla polvere dico "resta"
al sole dico "continua a muoverti".

Sono la nebbia del mattino
ed il respiro della sera.

Sono il vento sopra il bosco
e la spuma sullo scoglio.
L'albero maestro della nave,
il timone, il timoniere,
io sono la scogliera corallina
sulla quale si arenano.

Sono una pianta con un pappagallo fra i rami.
Silenzio, pensiero e voce.
Il soffio musicale che attraversa il flauto.
La scintilla di una pietra.
Sono la candela e la falena impazzita che vi gira attorno,
la rosa e l'usignolo perso nella sua fragranza.

Io sono tutti i livelli dell'Essere,
la galassia rotante,

l'intelligenza che si evolve,
l'alzarsi ed il cadere,
ciò che è e quel che non è.

Tu che conosci Jalaluddin,
Tu, l'Uno nel Tutto,
dì, chi sono io?

Dì.... io sono te!


Jalalud-Din Rumi

1 commento:

  1. Grazie, cercavo disperatamente questa meravigliosa poesia di Rumi!!!
    Nel mio blog troverai il video in inglese e citato il tuo link.
    Saluti di gioia e di vita!
    Rossella

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