Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

sabato 6 giugno 2009

Riflessioni scimmiesche per una gatta

Un colpo di luce in mezzo alla luce fondamentale...
La cosidetta oscurità è solo un concetto della mente.

Mi piace il sistema zodiacale cinese perché in esso si afferma che la perfezione è sempre presente in ogni aspetto incarnato, ognuno di noi è il Buddha, o una manifestazione del Tao, non serve cambiare sembianze, queste ultime non sono importanti più di un abito che indossiamo.

Sii ciò che sei -diceva Ramana Maharshi. Intendendo ciò che sei e non ciò che appari essere.
Anche solo parlare di questi argomenti è già una predisposizione utile per centrare l'attenzione sul Sé. Quando si manifesta interesse per l'autoconoscenza la mente si volge verso la sua radice... ma le distrazioni non mancano: le tendenze alla proiezione, all'esteriorizzazione. Ed anche questo è una parte del "gioco".
Muktananda lo chiama "il gioco della Coscienza".

Oggi tira un forte vento qui a Calcata, i panni stesi svolazzano. Ancora si fa desiderare il caldo e l'estate...

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.