Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

mercoledì 27 gennaio 2010

Il Giornaletto di Saul del 28 gennaio 2010 - Osvaldo Ercoli, creatività come percorso di vita, simboli religiosi nei luoghi religiosi, affare malattia

Care, cari,

inizio con una recensione del libro "Vogliono farci ammalare" e alcune considerazioni importanti sul businnes della malattia. La salute non rende, è la malattia che dà sostentamento ad una massa sconfinata di persone:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2010/01/27/kevin-trudeau-industria-alta-finanza-edilizia-moda-macche-e-la-malattia-e-il-motore-economico-che-muove-il-mondo-vegetarismo-unico-modo-per-spezzare-questa-catena/

Scrive il Centro non Violento di Viterbo: "Domenica 31 gennaio 2010 il comitato contro il mega-aeroporto festeggia gli ottanta anni del professor Osvaldo Ercoli. L'incontro in onore del professore si terrà presso il centro sociale autogestito "Valle Faul", in strada Castel d'Asso snc a Viterbo, con inizio alle ore 18. Nel corso dell'incontro, che avrà anche carattere conviviale, sono previste alcune testimonianze di gratitudine per il festeggiato, per il suo impegno educativo, per il suo magistero morale e civile. Tutte le persone interessate sono invitate".

Mia rispostina: "Mi associo alla festa con i miei auguri sinceri per l'amico Osvaldo, che sempre è nel mio cuore... Per quel giorno non potrò essere fisicamente presente, poiché sarò a Spilamberto, ma sarò presente in Spirito!"

Scrive Marco Bracci: "Caro Paolo, un commento sull'olocausto. Non vorrei sembrare un dissacratore incallito, ma sono dell'idea che, quando il mondo sbandiera qualcuno o qualcosa all'eccesso, ci sia dietro un che di insano. Infatti non vedo perché, oltre all'olocausto, non si debba celebrare annualmente anche la strage di oltre 100 milioni di nativi centro/sud-americani, sterminati dai conquistadores, o i musulmani sterminati dai crociati, che, vinta una battaglia, passavano il campo e "finivano" i nemici feriti, mentre i musulmani, quando vincevano, passavano il campo e raccoglievano i nemici feriti per curarli. E perché non celebrare i massacri di Albigesi, Catari ecc., perpetrati dai vescovi-principi medievali, uno dei quali, alla domanda del comandante delle sue truppe su come fare a riconoscere gli "eretici" dai cattolici, rispose: "Uccideteli tutti, Dio saprà come riconoscere i suoi!" e fu così che azzerarorono la popolazione della città camminando poi nel sangue fino alle caviglie. Perciò, non solo oggi è il giorno della celebrazione dell'olocausto, ma 365 giorni l'anno sono la testimonianza della malvagità umana. O ancora, perché non celebrare la strage di cinesi a opera dei "pacifici" buddisti tibetani, che, nella loro espansione in Cina, impalavano chi non si convertiva usando una tecnica raffinatissima, che manteneva in vita le vittime fino anche a 7 ore, prima che morissero in preda a dolori indicibili? Le strade a senso unico non mi sono mai piaciute, perché portano ad "additare" chi va in senso opposto e che, forse, è l'unico "giusto". Perciò, non solo il 27 gennaio è il giorno della commemorazione dell'olocausto, ma 365 giorni l'anno sono la testimonianza della malvagità umana; sta a noi invertire il persorso, cominciando con lo smettere di andar dietro a volontà occulte."

Scrive Veggie Pride: "30-31 gennaio 2010 - Seconda Giornata Mondiale di Abolizione della Carne. Appuntamenti in 19 città italiane! Per quanto riguarda l’Italia, la lista delle città aderenti si è allungata notevolmente, con la recente aggiunta di Monza: Bari, Bologna, Catania, Genova, Ferrara, Firenze, Milano, Monza, Olbia, Palermo, Parma, Pordenone, Padova, Roma, Rovigo, Taranto, Torino, Trento, Verona.
Info: info@veggiepride.it -"

Scrive il pittore Alfredo Santella: "Venerdi 29 gennaio PV ore 18 presso Ambasciata della Repubblica d'Egitto, viale Traiano 13 in Roma. Vernissage per Mostra collettiva d'Arte Contemporanea in occasione del Premio Arte Roma 2010, con la mia partecipazione. Grazie dell'attenzione.
Info: -"

Scrive Marco Marini: "Siete tutti invitati alla conferenza su "L'astrologia e la Kabbalah" che si terrà a Bari "Libreria Roma" P.zza Aldo Moro 13, il giorno 5 febbraio 2010. INGRESSO LIBERO. marco.mariniweb@gmail.com -"

Mi scrive Caterina: "...pensavo a come siamo legati a schemi mentali "automatici" e non si riesce tante volte a vedere le cose per quello che realmente sono. Ma cosa sono realmente? Una cosa che io vedo bianca lei la vede nera e viceversa e come si fa a fare in modo che queste diverse visioni non comportino tensioni, liti, acredine, in una parola,scontro, dolore, sofferenza? Intendo dire, come si fa a non farsi più toccare nelle ferite ancora apperte in modo da non saltare più in aria rischiando di rompere qualche oggetto di cristallo? Come si fa ad essere così impermeabili da lasciarsi scorrere addosso le cose che altrimenti ci feriscono semplicemente perchè proprio quelle cose ci smuovono dei depositi, che sono appunto "depositati", silenti, ma non ancora rimossi? Mi viene in mente , credo, che l'unica cosa che si può fare è esserne consapevoli e portarle alla luce il più possibile e osservarle nella loro naturale banalità, alla luce del vissuto che ci è conosciuto e poi, uffa! una buona volta, buttarle a mare! Ma quanto pesano certe cose, non si riesce a sollevarle oltre il parapetto di questa nave!"

Nel sito del Circolo Vegetariano ho pubblicato la presentazione ed i simbolismi per le prossime manifestazioni primaverili, che stiamo organizzando in collaborazione con l'ass. Apai di Laura Lucibello:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2010/01/27/%e2%80%9cla-creativita-la-liberta-espressiva-e-l%e2%80%99arte%e2%80%a6%e2%80%9d-progetti-per-una-primavera-creativa-a-poggio-mirteto-calcata-viterbo/

Nel blog "Altra Calcata... altro mondo" potete leggere un articolo esplicativo sul perché è necessario che prevalga la laicità nello Stato:
http://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2010/01/apnea-del-credere-e-appello-alla-corte.html

Ora vi saluto tutti con affetto, vostro Saul/Paolo
...........

Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

"Le giurò di amarla più di sè stesso. Parlava imbrogliato epperò piaceva di più: con poca eloquenza e molto amore si fa molto cammino. Egli era più imbarazzato di lei, il che è naturale. La principessa aveva avuto tutto il tempo di pensare alle cose da dirgli: perchè sembra (la storia non lo dice però) che la buona Fata, durante il lungo sonno, le procurava la dolcezza di piacevoli sogni.........
"Solo a vedervi io sento che siamo fatti l'uno per l'altra........ Voi vedevo, con voi discorrevo, voi amavo, durante il mio sonno"

(La bella addormentata nel bosco di Perrault)

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