Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

mercoledì 21 aprile 2010

Il Giornaletto di Saul del 22 aprile 2010 - Cura dell'altro e di sé, Mona Siddiqui in vaticano, biennale d'arte creativa a Viterbo, lotta al lotto....

Care, cari,

oggi ricorre la Giornata della Terra ed inizio con una lettera, molto dolce, molto seria ed onesta, l'ha scritta Angelina che si sta prendendo cura della sua vita su questa terra:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2010/04/21/angela-la-tigre-non-ricordiamo-piu-ne-la-gioia-ne-la-fatica-del-primo-passo-della-prima-volta-in-cui-abbiamo-preso-in-mano-un-cucchiaio-da-soli-e-da-soli-ci-siamo-nutriti/

Ed ancora a proposito del prendersi cura, in risposta al racconto di Antonella Pedicelli, mi scrive Katia: "Volevo rispondere un po' a quello che ti ha scritto Antonella a proposito della "cura". E' ormai da molto che ho una convinzione: che noi esseri umani e anche tutti gli altri esseri viventi siamo al mondo per vivere ed essere felici. La ricerca della felicità è un'istinto naturale, il bambino che sente il fuoco che brucia, istintivamente si ritrae, e se vede un prato fiorito ci si butta e comincia a raccogliere i fiori. Ma come si fa a raggiungere la felicità? Per felicità, ovviamente non intendo quella artificiale, data dal possesso di beni, denaro, vestiti, oggetti, un fisico attraente, ecc. ecc.
Per me la felicità si raggiunge essendo in armonia col creato, provando amore per se stessi e per gli altri e questo amore cos'altro è, in che altro modo si può manifestare se non con la "cura" di sè stessi e degli altri esseri viventi, soprattutto quelli che sono più vicini a noi, i nostri figli, i nostri compagni, i nostri genitori, i nostri amici, i nostri animali? Limitare la "cura" ai piccoli e ai vecchi mi sembra uno spreco di risorse, anche perchè l'amore non è "finito", se ne ha sempre dell'altro da dare e si può e si deve dare a chiunque, tutti possiamo darlo e tutti ne abbiamo bisogno. Non mi vergogno di dire questa frase, tutti vogliamo e cerchiamo di essere autonomi, indipendenti e di bastare a noi stessi e magari facciamo finta anche di riuscirci, ma l'amore fa bene a tutti, grandi e piccoli....... L'amore e la cura, poi, si possono manifestare in mille modi, Antonella, il giorno di Pasquetta ce lo ha voluto ricordare proponendo quel massaggio dopo la meditazione, che altro era se non cura dell'altro (e di sè)?"

Mia rispostina: "...quando si fanno le cose con amore ci si sente soddisfatti e felici... Oggi è venuto il nipotino Sava a trovarmi che dovevo ancora pranzare... lui aveva voglia di chiacchierare e così ho mangiato fuori sulla panca al sole mentre lui mi raccontava delle cose e mi chiedeva altre cose... uno scambio alla pari. Gli ho dato qualche fava e poi un biscottino e siamo saliti a casa sua per chiedere alla madre se potevamo andare assieme al paese vecchio. Sul muretto a guardare in basso mentre stavamo per salire c'era Mila che chiamava "nonnnooo" e così abbiamo preso anche lei. Al sole sui gradini della chiesa abbiamo mangiato bruscolini e dopo un po' é venuta anche Michi con una sua nipotina e siamo stati tutti lì finché è salita anche Sofia con il piccolo Teo in braccio... una bella rimpatriata di mamma, nonni e bambini. Ho preso un gelatino per i piccoli e sono tornato a casa, per fare un po' di lavoro qui al computer..."

Scrive Rita: "Agnellino smarrito cerca adozione a Roma. Agnellino di circa 2 mesi cerca adozione urgente. Probabilmente si è smarrito dal gregge e la persona che l’ha trovato non può tenerlo. E’ un maschietto e beve il latte 2 volte al giorno dal biberon ma ogni tanto riesce a mangiare anche il fieno. Si trova a Roma ed è chiaro che non verrà dato a chi ne vorrà fare di lui un “bel pranzetto”. Contattare 333/2729049 loverdog@tiscali.it"

Scrive Econews: "Caccia: sadica libertà di sterminare e trucidare. Il Partito delle Libertà è ormai anche il partito delle Doppiette? Ora il Governo Berlusconi vuole prolungare la stagione della caccia (l'Italia è già stata ampiamente sanzionata e condannata da Commissione Ue e Corte di Giustizia Europea). Oggi la legge va in Parlamento, probabile la ribellione di 30 Deputati del Pdl..."

Scrive Hari Atma: "Grazie Paolo, bellissimo il giornaletto di ieri! Grazie a te, a Giorgio Vitali e al suo meraviglioso poema, a Sara e all'amore che
offre con la sua dolce attenzione verso ogni forma di Bene, a Ciro
Aurigemma e alla determinata passione con cui riesce sempre a creare
"movimento"... insomma GRAZIE a tutti nell'ncontro formativo che
riusciamo a vivere attraverso queste pagine. Spero di rivederti presto!"

Mia rispostina: "Ognuno di noi é compartecipe... te compresa... ed allora Grazie anche a te, mia dolce e saggia Anima"

Scrive Benito Castorina in risposta a Sega e Sermonti: "Carissimi e stimati amici, dimenticate che tutti quegli esseri citati non sono altro che noi stessi, cioè rappresentano quello che noi, l’umanità, siamo capaci di fare, nel “bene” e nel “male”. Vogliate riconoscerlo o meno (da non violento, non intendo che se non lo riconoscete vi meno!). Le nostre esperienze di umanità ci devono servire per cresere, per arrivare a quel livello ideale, che ci consenta di non ripetere le esperienze che repelliamo, ma che accumoliamo in quella coscienza collettiva che ci vuole uni, superiori alle emozioni se distruttive e proclini alla costruzione di un futuro non belligerante nelle parole e nei fatti. Un abbraccio"

Scrive Antonino Amato: "...Fini è un idealista. E difatti.... E difatti, nel momento che chiama a raccolta i suoi “fedelissimi”, Fini recita con Ezra Pound: Se un uomo non è disposto a lottare per le sue idee, o le sue idee non valgono nulla o non vale nulla lui".

Scrivono Marco e Marina: "Carissimi, DOMENICA 25 APRILE a BLERA, festeggiamo la RESISTENZA a modo nostro, con una festa presso l'ORTO COMUNE, "Il giardino della biodiversità", a partire dalle 10.00. ....sperando di vederci! Baci, tel 3384476764"

Scrive Anna Maria Gaglioli: "Buongiorno Paolo leggo sempre molto volentieri le prime due pagine del giornalino mi piacerebbe molto ricevere una tua visita qui nel mio atelier artistico magari insieme ad Antonio con il quale ci siamo sentiti la scorsa settimana chissà magari ci fai un pensierino. Ieri sono stata a televita canale 56 a parlare del percorso del cuore di Calcata dell’incontro con te e forse anche della biennale di Viterbo, domanda ma tu sei presente nell’organizzazione della biennale oppure no? Ho le idee un pochino confuse su questo evento perché ho visto una foto della biennale dove ci siete tu e Laura insieme che attraversate un torrente. Buona giornata a presto.."

Mia rispostina: "Grazie per la letterina che mi é gradita. L'invito che tu mi rivolgi di visitare il tuo atelier a Roma mi é altrettanto gradito.. ma non mi sposto facilmente da Calcata, lo faccio solo se accompagnato. Comuque non é detto che non possa accadere.... Sabato 24 aprile p.v. abbiamo un incontro a Calcata, in coda alla Fiera delle Arti Creative, se vuoi partecipare ne sarei lieto...
Per quanto riguarda la Biennale d'Arte Creativa di Viterbo io mi occupo della promozione e degli incontri e Laura della mostra e del consorso:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2010/04/21/carta-degli-intenti-per-la-biennale-d%e2%80%99arte-creativa-di-viterbo-e-della-tuscia-di-paolo-d%e2%80%99arpini-e-laura-lucibello/"

Nel sito del Circolo Vegetariano potete leggere l'interessante intervista con Vittorio Marinelli di European Consumers sui danni causati al popolo attraverso l'immissione massiccia di giochi d'azzardo legalizzati. In Italia ci sono almeno 40 milioni di "addicted" al "gratta e vinci":
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2010/04/20/european-consumers-fa-causa-al-lotto-per-i-danni-causati-alla-popolazione-e-soprattutto-ai-minori-con-la-patologia-da-gratta-e-vinci/

Nel blog "Altra Calcata.. altro mondo" potete leggere alcuni commenti liberi, in seguito alla visita in vaticano di Mona Siddiqui, sull'ipotesi di accorpamento delle tre religioni monoteiste di comune orgine: ebraismo, cristianesimo ed islam... sarà possibile?
http://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2010/04/ebraismo-cristianesimo-ed-islam-possono.html

Con questo anche oggi chiudiamo il Giornaletto e vi saluto, Paolo/Saul

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Pensieri poetici del dopo Giornaletto

Chi è scoraggiato, vive alla giornata.
Chi è creativo, vive la giornata!
(Beaver)

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"Conoscete l'espressione "avere una fede che sposta le montagne".
Si tratta di un'espressione che ora è passata nel linguaggio corrente, e molti la utilizzano senza sapere che essa ha origine nel passo dei Vangeli in cui Gesù dice: "Se la vostra fede fosse grande come un granello di senape, potreste dire a questa montagna: Spostati! ed essa si sposterebbe".
Gesù pensava veramente che gli esseri umani potessero cambiare di posto le montagne? No, perché esse sono esattamente là dove la Natura, nella sua saggezza, le ha collocate. Allora, cosa sono le "montagne" di cui parla Gesù? Sono montagne situate nell'intelletto, nel cuore e nella volontà degli esseri umani: montagne di oscurità, di egoismo, di pigrizia. Sono queste che bisogna spostare, e ciò è possibile soltanto con una fede incrollabile. Quando Gesù era in Palestina, ha forse spostato delle montagne? No, non si occupava di questo genere di cose.
Eppure, egli ha spostato montagne, regni e interi continenti nella testa e nel cuore degli esseri umani"
(Omraam Mikhaël Aïvanhov)

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