Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

sabato 15 maggio 2010

Il Giornaletto di Saul del 15 maggio 2010 - Francesco Battistoni, acqua dal cielo, ecologisti e caccia, Ezra Pound, libertà di pensiero e spiritualità

Care, cari,

inizio con una domanda da "lascia o raddoppia", sapete quanto costa un litro di latte? Se pensate che la risposta sia in "euro", andate a leggervi l'articolo che spiega meglio cosa s'intende per "costo" sul blog "Altra Calcata... altro mondo":
http://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2010/05/ben-block-sapete-quanto-costa-un-litro.html


Continuo riportando la lettera inviata all'assessore regionale del Lazio per l'agricoltura, Francesco Battistoni, sulla necessità di agevolare l'agricoltura contadina, pubblicata sul blog di "Paolo D'Arpini":
http://paolodarpini.blogspot.com/2010/05/alllon-francesco-battistoni-per-una.html


Scrive Caterina: "..Sono stata a trovare mia cugina e i suoi (marito e figlio), abbiamo cenato e chiacchierato un bel po' (lui è un cacciatore e un raccoglitore di funghi) di conoscenza del territorio, cosa che, secondo lui, molti che si spacciano per ecologisti o animalisti non hanno e mi ha realmente stupito per quanto conosce le specie di uccelli delle nostre zone, le loro abitudini (migratori e stanziali e quando migrano e quando stanno qua e dove vanno), il tipo di alimentazione, quelli che sono stati introdotti e quelli che sono nocivi per le altre specie di uccelli, ecc."

Mia rispostina: "...spesso gli ecologisti non sanno quasi nulla dei biosistemi.. si limitano a blaterare... Però... tuo cugino conosce tanto bene gli uccelli ma é interessato a sparargli... anche questo é da mettere in conto.. anche se é vero che la vita vive sulla vita... Se non sono gli uomini saranno i gatti... gli uccelletti di qualche morte debbono morire, come noi moriamo sotto una macchina o di cancro, e qui entra in gioco il karma...!"

Scrive Sara: "Buongiorno Paolo,sono perfettamente d'accordo con te sul futuro e aggiungo che chi riesce a vederlo (non a inventarselo) con un gioco di movimenti può veramente intervenire, dare una mano a chi ha di fronte....diciamo che può accellerare il benessere...fortunato chi incontra queste persone poichè sono disposte a tutto pur di fare ciò che devono fare..piangere, ridere,dire cose piuttosto che altre,non hanno niente da dimostrare,solo da fare....lo stesso fa il gioco della vita solo che ci mette tanto più tempo..... Un abbraccio ..non so da te ma qua tra un po' al lavoro ci vado in canoa.."

Mia rispostina: ".. la canoa da queste parti non usa... andiamo in zattera! Questo é il classico "english weather", piove piove e piove. Mi sa che hanno ragione quegli scienziati che prevedono una imminente glaciazione, purtroppo..."

Scrive Antonio Pantano: "Gentile Paolo/Saulo, tra le centinaia di email che ogni giorno ricevo, dopo sfrondatura, scorro anche la sua, e talvolta mi soffermo. Medito sulla superficialità - poco umana - di alcuni/molti, critici verso il dolore di Giorgio Vitali per la perdita della cagnetta. Essere vivente - non vegetante - che l'accompagnò per anni. Anche per un "umile" famiglio, di servizio casalingo per anni, ci si addolora (e NON per dovere umano!)- Ma per l'ottava, in calce, di tal Massimo, che discetta su Ezra Pound, addebitando a Giorgio l'accenno, son costretto a citare proprio Pound : "il vero nemico è l'ignoranza!". Se, disarmati i pregiudizi, il "sensibile" Massimo s'addentrasse nel "canoscere" Pound e la sua gigantesca opera (in campo poetico alla pari con Dante - del quale ha identità nelle posizioni "politiche" e persino nella sorte di esule anche da morto! - e Goethe), in luogo di riportare dicerìe propagandate da ottusi servitori dei grandi usurai, risparmierebbe la magra figura che sta facendo verso chi di Pound sa, anche al minimo. Infatti, mai come in questa fase storica Pound è additato da "sapienti" quale rivelatore/esplicatore dei disegni schiavistici dei quattro gatti (cristiani, ebrei, islamici, buddisti, etc,) che gestiscono le sorti monetarie del globo, tentando di ridurre l'Europa, per esempio, al livello della Cina (da essi soggiogata sin dal 1927!) e l'Africa. Basta considerare i tentativi di "castigo" in via di applicazione da Barak Obama agli speculatori monetari che operano dagli S.U.A., o le modeste acrobazie dei reggenti l'Unione Europea (comunque incapaci di svincolarsi dai suddetti 4-5 mega usurai) con contrazione di altri debiti che l'U.E. NON necessita di contrarre solo se fosse padrona del suo destino e del denaro che in essa circola-vige-ed è emesso. Criteri che Ezra Pound additò dagli anni '20 del XX secolo, addebitando i guasti ai gestori del tempo: Rotschild, Mondschein, ecc. "casualmente" ebrei sfruttatori di umanità, e di ebrei poveri inclusi! E Pound non fu uomo di "religione"! Fu solo: UOMO! Inviso agli spettegolatori, sopratutto odierni. Ma, pur nella modestia delle due rappresentazioni - parzialissime! - presso l'Auditorium di Roma, del 8 e 10 maggio scorso, Pound è apparso a chi accorse un "incomprensibile gigante" del pensiero creativo umano. Inviso - questo è certo - a chi s'avvilisce nella soggezione a pregiudizi, plaudendo ai propri carnefici. Che è sindrome antica! A disposizione per chiarimenti, comunque anche pòrti nel mio ultimo testo "EZRA POUND E LA REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA", uscito nel luglio 2009, di difficile reperimento (per boicottaggio "delli superiori")"

Scrive Ciro Aurigemma: "...l'altroieri al convegno su Scienza e moderna inquisizione è venuto Emanuele Russo un giovane vegetariano che riceve il Giornaletto! Mi conosceva di nome... molto aperto e abbiamo cenato insieme, l'ho invitato al 6 giugno a Viterbo per la tavola rotonda su Laicità, diritti umani e nonviolenza!"

Mia rispostina: "..ah sì, Emanuele Russo... bravo ragazzo! Sono contento che vi siate incontrati.."

Nel sito del Circolo Vegetariano ho pubblicato una sintesi di detti spirituali e pensieri olistici, inviatami da Giorgio Vitali e da Antonella Pedicelli, nella considerazione che tutto é Uno:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2010/05/14/spiritualita-laica-e-sensibilita-naturale-la-saggezza-di-chi-vede-che-tutto-e-uno/

Ci siamo pure stavolta... e vi saluto, vostro Saul/Paolo

............

Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

"Lo spazio è un bisogno dell'anima: è nell'immensità che essa
respira, si dilata e gioisce. Limitatela, e l'anima soffoca,
deperisce, languisce. È ciò che accade agli esseri umani che si
lasciano assorbire da tutti i dettagli materiali della vita
quotidiana, senza concedersi un minuto per immergersi
nell'immensità; sì, perché l'anima soffre per aver dovuto
accettare i limiti di un corpo. Un bambino che nasce è un'anima
che si limita, e tale limitazione è indispensabile per permettere
la manifestazione; ma al momento della morte, l'anima ritorna
verso l'immensità.
La vita è fatta di questi due processi, limitazione e
dilatazione, e per condurre una vita equilibrata, dovete saperli
applicare nella vostra esistenza. Entrate nel vostro intimo per
legarvi all'Universo, all'Anima universale... poi tornate a
limitarvi per lavorare. Cercate però di non restare troppo a
lungo nella limitazione, altrimenti vi annoierete e soffrirete.
Pensate ad aprirvi all'immensità!"

Omraam Mikhaël Aïvanhov

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