Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

sabato 20 novembre 2010

Il Giornaletto di Saul del 21 novembre 2010 – Sir Galahad, Claudio Martinotti Doria, Coldelcece, moria di api nel mondo, Urbino di Paolo Villa...

Care, cari,

stamattina, anche per ammorbidire la tensione degli ultimi giorni, inizio con una fiaba di Simone Sutra, ma non so se é proprio a lieto fine...
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2010/11/20/dormire-sognare-forse-vedere-%e2%80%93-lultima-cavalcata-di-sir-galahad/

Pubblico parte di una mia lettera a Claudio Martinotti Doria, del Monferrato: “Caro Claudio, come stai? Negli ultimi tempi ti ho mandato varie notizie sulla Rete Bioregionale Italiana, avrai notato che é cambiata la struttura e che ora la Rete mantiene una forma operativa più elastica e meno accentratrice. Ci sono dei Referenti tematici che portano avanti un discorso specifico, sulla base delle loro competenze e possibilità. Ho visto che spesso anche tu ti sei occupato del bioregionalismo e che ti occupi anche di tematiche economiche alternative. Vorrei perciò chiederti se intendi mettere a disposizione della Rete le tue conoscenze e proposte. L'impegno non sarà molto oneroso, di tanto in tanto puoi inviare qualche articolo o proposta che pubblicheremo sul blog della Rete Bioregionale. Ovviamente se organizzeremo degli incontri collettivi la tua presenza sarà gradita. L'incontro del 2010 si é svolto nelle Marche e quello del prossimo anno si farà presumibilmente in Emilia, dove risiede un certo numero di aderenti e dove abbiamo luoghi disponibili per incontrarci, quindi non molto distante dal luogo in cui tu abiti... Lì a Torino abbiamo anche degli amici che hanno partecipato alla fondazione della Rete nel 1996, assieme a me, si chiamano Claudio e Daniela Viano, gestiscono un centro macrobiotico vegetariano, La Mezzaluna, lo conosci? Se vuoi puoi visitare il blog della Rete così vedi meglio il da farsi: http://www.retebioregionale.ilcannocchiale.it/ -”

E qui uno stralcio della sua risposta: “...Di solito me ne sto defilato … per vari motivi di famiglia... per cui non partecipo personalmente, se non tramite internet. La mia collaborazione pertanto può essere on line.... Apprezzo sempre la delicatezza con cui proponi e "solleciti" motivando ...”

Ed ecco un primo articolo, appena ricevuto, di carattere economico alternativo, pubblicato oltre che nel blog della Rete anche nel blog di Paolo D'Arpini:
http://paolodarpini.blogspot.com/2010/11/italia-2010-parassitismo-sociale.html

Scrive Antonella, al proposito dell'articolo di ieri sulle proteste contro la riforma Gelmini: “Ho letto per caso il tuo collage e l'ho anche "fatto leggere" a dei colleghi che ti hanno rivolto tanti meritati complimenti.. pensa che ho acceso il computer con l'idea di ringraziarti e di dirti che veramente hai creato un
"mosaico" bellissimo!! Stai realizzando un lavoro importante e "corposo"..grazie Paolo, grazie di cuore!”

Scrive Sonia: “paolo, ma forse arriva un giorno che ti muovi anche al di fuori di Treia Modena, che ne dici? Ti chiedo se PER FAVORE e solo se ti fa gioia e TI RISUONA SE PUOI pubblicare sul tuo Giornaletto il progetto che trovi sul BLOG di COLDELCECE progetto di economia sacra...”

Mia rispostina: “...spero proprio di potermi muovere fori dalla tratta Spilamberto Treia... un giorno succederà vedrai. Per quanto riguarda il testo che mi consigli di pubblicare sicuramente lo farei.. ma di solito non vado nei siti a copiare i testi altrui.. se gli amici di Coldelcece lo ritengono opportuno possono mandarmi un loro articolo che poi riprendo qui sul Giornaletto di Saul...”

Scrive un amico burlone: “Finalmente depositata la sentenza della condanna di Dell'Utri: "Dell'Utri è mediatore tra il presidente del consiglio Berlusconi e la mafia, ed è specifico canale di collegamento tra i due!” Così è affermato nelle motivazioni espresse dai giudici della Corte d'Appello di Palermo. Commento alla notizia: Cribbio, i magistrati sono tutti rossi!"

Scrive Adriano Rebecchi: "Era il 28 ottobre ed il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in visita all'inceneritore di Acerra (NA), colse l'occasione della storica data (anniversario della Marcia su Roma) per gonfiare le mascelle e tuonare: "Napoli sarà pulita in TRE giorni e la crisi dell'immondizia si risolverà in DIECI giorni e, tra un anno e mezzo entrerà in funzione il nuovo inceneritore". Solo che il meschinello non si era reso conto che quel giorno era sì il 28 ottobre, ma del 2010, non del 1922. Infatti di giorni ne sono passati oramai 22 e la situazione, lungi dall'essere risolta sta drammaticamente precipitando: per terra a Napoli ci sono oltre 3.000 tonnellate di immondizia ed in provincia ce ne sono oltre 6.000..."

Ed ancora a proposito di 22, scrive Alba Montori: "Vanno in pensione a 3000 Euro al mese con solo 5 anni di contributi (i parlamentari si intende). E quando uno di loro (santo subito!) propone di eliminare questo privilegio assurdo rispondono NO in 498 e SI' in 22, i soliti 6 radicali e quelli dell'Italia dei Valori"

Scrive Kiriosomega sui dubbi di alcuni cardinali sulla tolleranza zero verso la pedofilia ecclesiastica: "E' sempre facile descrivere, commentare, proporre, spiegare... resta però certo il fatto che, se per spiegare la pedofilia ecclesiastica si afferma come vero il concetto di maggiore o minore gravità dell'atto commesso, che è e permane gravissimo perché sempre tende ad un soddisfacimento di un piacere sessuale personale attraverso l'abuso su un minore, è lecito asserire che maggiore è il numero delle leggi, dei distinguo, della possibilità di applicazione delle lettera o dello spirito della legge stessa, maggiore sarà il turbamento nelle genti. Turbamento che sempre più produrrà un solco profondo di distanza tra chiesa e popolo, anche credente, che vorrà tornare ad una fede privata e non gerarchica che, sia detto chiaramente, non ha alcun senso per le blasfemie che adotta spacciandole per verità"

Mi permetto di aggiungere una mia considerazione in termini di Spiritualità Laica: “La nostra vera natura spirituale, se ascoltata con rispetto, è aldilà del dualismo. Purtroppo lo schema mentale delle religioni, sovrimposto alla spontanea rivelazione dell’umano in noi, continua ad offuscare la semplice coscienza di esistere, di appartenere ad un tutto inscindibile di cui siamo parte integrante. Prima ancora di essere cristiani, maomettani o buddisti, noi siamo “coscienza” ma tale consapevolezza è talmente offuscata che le nostre intrinseche qualità vengono sommerse da una pletora di idee, costrizioni e strutturazioni precostituite da vari credo religiosi. Un recinto che impedisce la libertà espressiva in termini di spiritualità naturale dell’uomo. Basti vedere l’uso improprio che viene fatto del termine “laico” dalla religione cattolica, sottintendendo si tratti di persona non appartenente alla classe sacerdotale ma membro della religione. Cosa assurda dal punto di vista etimologico e glottologico, in quanto “laico” (dal greco laikos) significa aldifuori di ogni contesto politico e religioso (una sorta di fuoricasta). Ma il misuso cattolico del termine viene portato sfacciatamente avanti nelle menzioni fatte dal vaticano in riferimento ai cosiddetti credenti
“laici” (intendendo persone comuni, capifamiglia od altro non ordinati nella casta sacerdotale ma comunque appartenenti alla religione). Questo imbroglio lessicale contribuisce a mistificare e differenziare quel che è assolutamente indivisibile: lo spirito”

Scrive AVA: “Giovedì 25 novembre 2010 alle ore 17,30, presso la sede AVA in piazza Asti 5/a Roma, conferenza della Dr.ssa Paola Nisticò sul tema: “DIETA, SISTEMA IMMUNITARIO E CANCRO” La correlazione tra stile di vita, alimentazione e malattie cronico-degenerative”

Scrive Campagne per Animali: "Segnaliamo un interessante dossier sul veganismo dal titolo "Vivere senza crudeltà". Il dossier è a cura di Adriano Fragano e Dora Grieco di Campagne per gli animali Il mensile ha anche dedicato la copertina del numero all'argomento. Terra Nuova si può trovare nelle maggiori librerie"

Scrive Antonio Pantano, al proposito delle alluvioni venete: “Caro Paolo D'Arpini, pur "sotto pressione" per il trasloco della mia modesta biblioteca di oltre 60.000 pezzi, ogni tanto ti leggo. E chioso. Mi diverte vedere l'Italia, che oggi è veramente una Italyland, sprofondare sotto la livellatrice giustizia del tempo atmosferico. Ciò specialmente nel mio Veneto (ove nacqui), da oltre 60 anni imbrigliato nelle giaculatorie para/religiose, ed ora vocato nelle scemenze paranoiche leghiste. Tra il 1923 ed il 1928 furono varate 4 leggi FONDAMENTALI volute da Arrigo Serpieri, poste sotto il titolo della "bonifica integrale", che portarono l'Italia del tempo al governo razionale del territorio, dai monti al mare, in maniera esemplare, poi copiata dal mondo. Con "decreto luogotenenziale" imposto dagli occupanti Alleati e dal governo AMGOT (che fu sovrano assoluto in Italy dal 9 settembre 1943 al 25 maggio 1948), quelle leggi di salvaguardia ferrea del territorio furono cassate, perché "fasciste". E nel 1950 il Polesine, con buona parte della pianura padana, andò sotto acqua. Acqua democratica, ma antifascista. E così via, fino ad oggi, quando normali piogge autunnali hanno allagato Padova e Vicenza con relative province, e fatto franare sud (gestito dalle mafie partitiche) e nord (gestito dalle identiche mafie partitiche). Novene alle varie madonne non servono, a fronte della pervicace imbecillità degli italioti, che, come il Pennacchi non ha saputo raccontare, hanno edificato anche al centro del "Canale Mussolini", per libidine di denaro, e, quindi, per creare inevitabilmente il ritorno alle secolari paludi ed ai parassiti che conseguiranno.
Quel ridicolo personaggio che fu a fingere di fare il Ministro dell'Agricoltura, ed oggi "sgoverna" il Veneto laborioso (malgrado lui), invoca risarcimenti monetari, di natura precaria, ma non invoca un radicale ritorno al governo dei monti, dei colli, delle pianure, dei litorali, eseguito quotidianamente da uomini responsabili!
Drogati, annientati avviliti dalle pettegole flatulenze dei politicanti, gli italioti di oggi "chiagnono" fottuti! E "sono contenti", come il pugile Gassman del film "I mostri". De profundis, per questa Italyland meritevole di sprofondare nella sua ignavia, cercata, invocata, pretesa!”

Mia rispostina: Caro fratello veronese, quando quest'estate sono andato a ri-visitare la nostra bella Verona, camminando lungo l'Adige, fino al Ponte Pietra, ho notato diversi cambiamenti sui banchi del fiume. Soprattutto all'altezza di Castel Vecchio.. Quasi non riconoscevo il paesaggio.. Ma certo, i corsi dei fiumi cambiano.. e noi?

E per cambiare discorso, teniamoci pronti alla fine del mondo: “Se l’ape scomparisse dalla terra, all’umanità resterebbero quattro anni di vita; niente più api, niente più impollinazione, niente più piante, niente più animali, niente più esseri umani.” (Albert Einstein). Questa frase, attribuita al geniale scienziato tedesco e a lungo considerata solo un paradosso e nient’altro che un’ipotesi quasi fantascientifica, si sta rivelando, da qualche anno a questa parte, molto più vicina alla realtà di quanto avremmo mai potuto immaginare. Leggete tutto l'articolo su:
http://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2010/11/moria-di-api-nel-mondo-il-dramma.html

Insomma abbiamo cominciato e adesso finiamo, bene o male, e vi saluto, Saul/Paolo

…..

Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

URBINO

Come la città ideale/ Guido da Montefeltro
costruì il Palazzo Ducale.
Un piccolo treno/ tra le verdi vallate delle Marche
ti porta in un' angusta stazione.
Più in là Gradara/ dove Gianciotto compì l'orribile delitto.
Le possenti mura ti salutano, / strade dritte e geometriche
t'accolgono;
gloria di un'Italia utopica/ di grandi palazzi e poemi,
di cavalleresche virtù/ e d'erotici amplessi.
Boiardov cantava le gesta di Orlando/ Ruzante il popolo,
Lorenzo la fugevol vita/ Leonardo sognava il volo
Michelangelo colpiva la Pietà.
Come la Gioconda/ con il suo sorriso ermetico
così scomparve un' epoca.

Paolo Villa

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