Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

domenica 7 novembre 2010

Il Giornaletto di Saul del 7 novembre 2010 – Lucilla Pavoni, vegetarismo progressivo, macrobiotica bioregionale, volare senz'ale fa male..

Care, cari,

la nostra Lucilla Pavoni ha scritto una lettera in cui si presenta e ci da il benvenuto come nuova referente della Rete Bioregionale per i rapporti solidali fra esseri umani:
http://retebioregionale.ilcannocchiale.it/?r=28763 – e pure qui: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2010/11/06/lucilla-pavoni-%e2%80%9caccoglienza-e-rispetto-ecco-le-chiavi-per-la-convivenza-ecologica-bioregionale%e2%80%9d/

Oggi 7 novembre ci si incontra a Treia per continuare lo studio degli archetipi zodiacali cinesi e del Libro dei Mutamenti. Parleremo anche della dieta macrobiotica, idonea alla stagione presente, collegando il discorso alimentare alle valenze Yin e Yang ed ai colori del cibo, che sono rappresentativi dei cinque elementi. Leggete anche una breve presentazione sul tema ed una gustosa ricetta stagionale:
http://paolodarpini.blogspot.com/2010/11/treia-macrobiotica-stagionale-e.html

Scrive Margherita De Vecchi: "Consumare carne vuol dire, secondo me, guardare al particolare delle proprie papille gustative e del proprio stomaco, senza considerare cosa c’è prima, durante e dopo la produzione della bistecca, cosa che io, oltretutto, conosco bene. Anche ammettendo che un po’ di carne possa anche far bene alla salute e che l’uomo, dopo essere stato per un po’ di tempo “frugivoro”, come dici tu, è diventato “onnivoro”, cacciatore ed allevatore, da qui ad arrivare agli insostenibili allevamenti intensivi e ai macelli ed ai laboratori industriali, con tutte le conseguenze ecologiche ed economiche che la cosa comporta, il passo è troppo lungo. Il latte ed altri prodotti di origine animale costano alla produzione, circa come costavano 20 anni fa, mentre quasi tutto il resto, compresa la manodopera, costa molto di più. Allora: ha un senso produrre tanto di più per guadagnare lo stesso? Più lavoro, più fatica, più consumo di risorse, più consumismo, più sprechi, più stress, più inquinamento…….. E allora, io cosa sto a fare? Paolo, mi sento sempre più assillata da questi argomenti, ma mi sento anche in grande contraddizione...”.

Mia rispostina: "Questa tua lettera, cara Margherita, è la prova che un processo di crescita e di presa di coscienza è avviato in te. Allo stesso tempo non dovresti angustiarti poiché le conseguenze di ciò che sei indotta a fare per motivi di sopravvivenza non sono una tua responsabilità. Se cominci a caricarti di responsabilità è come se ti assumessi il peso del mondo.. e questo fardello sai bene che è compito di Dio portarlo a compimento. Non sappiamo i motivi per cui le cose avvengono come avvengono e dal punto di vista etico ed umano possiamo anche non essere d’accordo con ciò che siamo costretti a vedere ed a compiere nella società. Cosa credi che il mio vivere sia esente da contraddizioni e incongruenze? Ti rammento, se non l’hai già letto, il punto in cui Nisargadatta Maharaj raccontava le conseguenze del suo lavoro di venditore di beedies, le sigarette indiane, che causano il cancro anche più delle altre, e pure lui le ha fumate e tra l’altro è morto per un cancro alla gola… ma tutto ciò non ha cambiato il suo “vero stato”. Margherita, ricordiamo sempre che possiamo solo compiere ciò che è per noi possibile… Non ciò che riteniamo dovrebbe essere…Ramana Maharshi a una signora che le chiedeva se dovesse diventare assolutamente vegetariana consigliò la via del “tendere ad esserlo” finché la cosa non avvenisse da sola…"

Scrive AVA: “Giovedì 11novembre 2010 alle ore 17,30, presso la sede AVA in piazza Asti 5/a Roma, conferenza delle Dr.sse Alessandra D’Andrea e Silvia Magnanimi,
ricercatrici, divulgatrici, sul tema: “L'INSIDIA DELLE ETICHETTE NELLE CONFEZIONI ALIMENTARI” - Saper riconoscere e leggere simboli ed etichette per tutelare la propria salute. Ingresso libero. Inf. 06/7022863 -”

Scrive Marco Bracci: “Caro Paolo, è un po' che non mi faccio vivo, ma leggendoti capisco che te la passi bene e ne sono contento.
Vorrei intervenire su quanto affermato nella lettera sul tirare il collo alle galline. Si, è vero che certi alimenti, come la carne, possono anche non essere dannosi (nel breve) e forse salutari (apparentemente) per chi non riesce a farne a meno. Un tempo alcune popolazioni usavano mangiare la carne dei nemici uccisi in battaglia, specie se valorosi, perché credevano di acquisirne la forza e le altre qualità positive (e quelle negative ?). Stessa cosa avviene, forse, nel nostro subconscio quando mangiamo la carne di un animale ucciso, ecco perché i tori e i maschi animali in genere, non solo perché inutili a fini economici, in quanto, salvo che da morti, non rendono nulla all'allevatore, ma anche perché forti e coraggiosi (delle qualità femminili all'uomo maschilista che ha dominato gli ultimi secoli non importa poi molto). Riguardo poi a cosa ne pensa la gallina non saprei cosa dire, se non che, quando Dostoevskji finì davanti ad un plotone di esecuzione e sentì scattare il cane dei fucili, i capelli gli divennero tutti bianchi e lo rimasero anche se scoprì, dopo, che era solo per intimidirlo e che i fucili erano caricati a salve. Nella replica di Caterina si parla di pratiche indolori ecc. aggiungo solo che, da esperimenti fatti da vari studiosi, quando un animale viene ucciso in un luogo, gli animali della stessa specie agli antipodi lo percepiscono immediatamente ed anche quelli di altre specie, pur se in maniera meno intensa. Figuriamoci quelli nella stanza accanto nei macelli, nei boschi durante la caccia… E per finire: 5° - NON UCCIDERE. Se ci è stato dato questo Comandamento, ci sarà pure una ragione, no?! - braccimarco@tiscali.it -”

Scrive Panta Rei: "Il primo appuntamento di teatro per bambini sarà con “Raperonzolo”, domenica 14 novembre alle ore 15.30 presso l’ass.ne Panta Rei (via S. Rocco 142 – Udine). Il costo è di 6 euro a bambino (gli adulti non pagano) + 5 euro di tessera associativa (che ha validità annuale e permette di seguire tutte le attività dell’ass.ne Panta Rei). Al termine della rappresentazione sarà offerta a tutti una gradita merenda! E’ gradita la conferma della partecipazione (377.2084251 – 338.8427794 - @mail: pesciolindoro@gmail.com -"

Scrive Antonino Amato: "La CGIL, da sempre, ha fatto una politica sindacale che io condivido. Con una vistosa postilla: mentre i sindacati tedeschi hanno puntato a rivendicare il diritto di cogestire le imprese, i sindacati italiani hanno fatto solo delle rivendicazioni salariali. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: se in Germania si propone la vendita della OPEL, i sindacati tedeschi oppongono un fermo NEIN; se in Italia la FIAT decide di chiudere lo stabilimento di Termini Imerese, dirottando in Polonia la produzione della Lancia Ypsilon, i sindacati italiani abbaiano alla luna. E, di questa debolezza, nel sindacato sono più che convinti. Tanto è vero che, quando recentemente Marchionne invocò la "disciplina tedesca"; Landini (FIOM CGIL) gli rispose: "Applichiamo in Italia le guarentigie di cui godono gli operai tedeschi". E Marchionne prese a parlare di altro. Insomma: i sindacalisti sanno qual'è la debolezza del sindacato in Italia (non hanno voce in capitolo sulla gestione delle aziende), ma Susanna Camusso non trova di meglio che dichiararsi d'accordo con Draghi. Senza invitarlo a fare il banchiere degli Italiani piuttosto che il compare dei suoi amici banchieri. Perché, se è vero che l'Italia ha un ingente debito pubblico, è anche vero che la Banca d'Italia ha i forzieri pieni d'oro e di valute estere. Perché, se è vero che paghiamo somme ingenti per interessi sul debito pubblico, è anche vero che la BCE storna alla Banca d'Italia gli utili del signoraggio. E dunque...... E dunque, andrebbe chiarito se la Banca d'Italia e le sue ricchezze sono degli Italiani oppure di alcuni banchieri rapaci ai quali Mario Draghi tiene bordone. Solo che, su queste cose, Mario Draghi tace. E preferisce ammannirci consigli sulla politica sociale da sviluppare. E Susanna Camusso assente ed acconsente. Se questa è politica sociale oppure volgare politichese, ditelo voi..."

Scrivono Antonella Litta e Beppe Sini: "Volare fa male alla salute... se non sei un uccello... La frequenza sempre più impressionante di incidenti aerei dovrebbe indurre ogni persona ragionevole alla semplice considerazione che occorre fermare l'incremento del trasporto aereo, ed anzi ridurlo...” - Leggi tutto:
http://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2010/11/antonella-litta-e-beppe-sini-volare-fa.html

Chiudere, chiuderemo! E ciao, Paolo/Saul

…..............

Pensieri poetici del dopo Giornaletto:


L'uccello era solamente un uccello
"Che profumo, che sole, ah! - disse l'uccello -
é arrivata la primavera,
ed io alla ricerca della mia compagna andrò".
L'uccello dall'orlo della veranda
volò, volò come un messaggio e andò,
l'uccello era piccino
l'uccello non pensava
l'uccello non leggeva i giornali
l'uccello non aveva debiti
l'uccello non conosceva gli uomini.
L'uccello nell'aria
sopra le luci del pericolo
volava a quota d'ignoranza
e sperimentava follemente
gli istanti azzurri...
L'uccello, ah, era solamente un uccello.
(Uccello anonimo)

…........

O grande Spirito, la cui voce sento nei venti
e il cui respiro dà vita a tutto il mondo, ascoltami.
Vengo davanti a Te, uno dei tuoi tanti figli,
sono piccolo e debole.
Ho bisogno della tua forza e della tua saggezza.
Lasciami camminare tra le cose belle
e fa che i miei occhi ammirino il tramonto rosso e oro.
Fa che le mie mani rispettino ciò che Tu hai creato,
e le mie orecchie siano acute nell’udire la tua voce.
Fammi saggio, così che io conosca le cose
che Tu hai insegnato al mio popolo,
le lezioni che hai nascosto in ogni foglia, in ogni roccia.
Cerco forza, non per essere superiore ai miei fratelli
ma per essere abile a combattere il mio più grande nemico:
l'io.
Fa che io sia sempre pronto a venire a Te,
con mani pulite ed occhi diritti,
così che quando la vita svanisce come la luce al tramonto,
il mio spirito possa venire a Te senza vergogna.
(Capo indiano Sioux Yellow Lark)

…...

Lasciate entrare il cane coperto di fango, si può lavare il cane e si può lavare il fango... Ma quelli che non amano né il cane, né il fango... Quelli no... Non si possono lavare... (J. Prevert)

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.