Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

domenica 16 ottobre 2011

Il Giornaletto di Saul del 17 ottobre 2011 – Roma violenta, indignados permanenti, nuclear Japan, questione sud, Marinella Correggia, Fermo agricola..

Care, cari,

ecco quel che è successo a Roma il 15 ottobre 2011: “...l'unione fa la forza e, talvolta, pure la violenza...” - Black bloc e polizia all'opera! Oggi è il giorno delle narrazioni sui fatti avvenuti a Roma il 15 ottobre 2011 (e molto limitatamente anche in altre città d'Italia), sarà dura appurare la verità e la responsabilità dei tafferugli durante le legittime e giuste manifestazioni di protesta... Scrive Claudio Paci "Non riesco a trovare notizie sui feriti. Solo immagini di violenza. in Italia non esiste stampa libera ma solo venduta...". E' vero ma almeno qui possiamo cercare di raccogliere testimonianze veritiere ed imparziali.. Già sin dal pomeriggio ieri erano cominciate ad apparire su internet notizie sui fatti romani.... - Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2011/10/16/quel-che-e-successo-a-roma-il-15-ottobre-2011-%e2%80%9c-lunione-fa-la-forza-e-talvolta-pure-la-violenza-%e2%80%9d-black-bloc-e-polizia-allopera/

Commento di Luana De Rossi: “GUARDA IL VIDEO e guarda come erano vestiti i poliziotti, più che vestiti “travestiti” da centri sociali e cosa hanno voluto fare. PER MESI ORA SI PARLERA' SOLTANTO DEI VIOLENTI NON DI QUELLO CHE SI CONTESTAVA: http://www.youtube.com/watch?v=sb2ehMR1U4Y”

Scrive Econews: “Roma, corteo nonviolento preda dei Black bloc: mancava il servizio d’ordine. Berlusconi, commosso, ringrazia. Guerriglia urbana, 100 feriti, auto e vetrine sfasciate, evidentemente gli organizzatori del corteo (impegnati a gridare slogan) avevano dimenticato di organizzare un minimo di servizio d’ordine. “Impreparata” anche la polizia. Continua: http://www.eco-news.it”

Commento di Giuliano Giuliani: "Una banda di un centinaio di delinquenti rovina una grande manifestazione. Come mai le forze dell'ordine non sono riuscite a fermarli, mentre alcuni delinquenti sono stati consegnati loro dai manifestanti? Se avessero voluto li avrebbero potuti isolare e fermare già dalla Stazione Termini o lungo via Cavour (dove hanno fatto bruciare almeno un'auto allungando il gruppo sul marciapiede e poi ricompattandosi) e non farli arrivare, completamente liberi e tranquilli fino al Colosseo e a via Labicana"

Commento di Fabrizio: "Con i sassi hanno "liberato" temporaneamente la piazza dalla polizia. Ma da quella piazza avevano cacciato prima 200.000 manifestanti indignati. Zio cane regà siamo proprio coglioni, lasciamo distruggere un movimento così dai figli di papà del Mamiani (altrimenti detti black bloc)".

Commento di Lucia Massimei: "..ho passato la serata e parte della nottata a seguire tutti i servizi possibili e immaginabili e mi sono addormentata nello schifo più schifo che si possa provare ma trovo che abbia ragione Francesco Romano a ricordare Cossiga che lo ha apertamente dichiarato..."

Commento di Pierluigi: "Grazie. Forse il disegno celato, con le sceneggiate in piazza, è di togliere i paesi a governi più o meno legittimi e consegnarli ai militari, allora lo prendiamo tutti in quel posto come in Egitto, Tunisia, Libia. I politici sono al soldo di certe banche e multinazionali che li pagano da anni per vendere armi a eserciti che causano miliardi di debiti ai popoli cioè ulteriori utili indefiniti per i banchieri privati e padroni delle banche centrali. Un abbraccio. Saluti, Amore, Pace e Bene”

Commento di Arianna: "..che casino a Roma, un corteo fatto di molteplicità umane, con l'unico intento comune di rivedere le regole economico-politiche che stanno annullando la democrazia; un insieme di richieste, proposte, ragionate, coerenti, creative, che non è riuscito ad esprimere la sua potenza. Non sono a prescindere contraria a chi sceglie dei modi eclatanti per esprimere il proprio consenso; sono però contraria ai contesti nei quali si insinuano, privando gli altri della libertà d'espressione; imponendo la loro presenza in spazi luoghi e modi organizzati da chi vuole farsi ascoltare, privandoli della parola e della democrazia per cui si lotta. Volete fare la "guerriglia"? bene ma cercatevi degli spazi vostri, organizzate una rivolta contro il sistema, cercate anche voi di portare in piazza centinaia di migliaia di "guerrieri incazzati" e prendetevi le vostre responsabilità! Non so perché ma l'unico termine che mi viene in mente è "Sfascisti". scusate lo sfogo, ciao a tutti"

Commento di Lino Balza: “Se gli indignati incazzati hanno manifestato in 1.000 città e 100 nazioni e solo a Roma, Italia, c'è stata la guerriglia, una spiegazione ci deve essere. Una spiegazione può essere che gli italiani sono i più violenti di tutti. Una spiegazione può essere che l'Italia ha il governo peggiore di tutti. Probabilmente vere tutte due le cose. Che fare?”

Commento di Vincenzo Mannello: “...Che in mezzo a 200.000 manifestanti, con motivazioni più che sacrosante, ci possa essere di tutto, è fisiologico. Ma come oggi sia possibile prevedere quale sarà la piega che prenderà una manifestazione di massa preannunciata, è facilissimo da verificare. Basta andare in giro telematicamente a guardare chi sta per mobilitare le proprie strutture e per fare cosa...”

Commento di Caterina: “A me quello che ha più stupito è stato vedere le riprese di queste persone che lanciavano sampietrini alle camionette sia della Polizia che della Guardia di Finanza che passavano..... e passavano oltre. Ma la polizia non ha scudi e caschi anch'essa, ma non si potevano fermare, scendere e arrestarli o semplicemente disperderli? e quanti arrestati ci sono stati? E se ce ne sono stati, si può sapere chi sono? Quella è flagranza di reato, non c'era mica mancanza di testimoni... non so cosa potrà succedere adesso e sono alquanto preoccupata. Se avessi potuto ci sarei andata volentieri anch'io a manifestare, ma, sapendo come è andata, la prossima volta chi se la sentirà di andarci? Una mia amica che c'era, mi ha detto che ha avuto veramente paura. Al confronto, in America, è filato tutto liscio, c'erano un sacco di genitori coi bambini.. Cosa possiamo sperare?”

Commento di Gianni: "Concordo sullo spirito di fondo e su tante delle cose che scrivi dopo i disordini di ieri a Roma, di ieri e di sempre direi, mi pongo una domanda: "non sarà il potere stesso (l'oppressore, lo sfruttatore) a volere che gli affamati sfondino le vetrine e le banche per perpetuare se stesso?" L'uomo nuovo dovrebbe partire da diversi presupposti per arrivare a nuovi traguardi?"

Commento di Gioia: "Dove la luce della collettività inizia a mostrare le ombre, ecco che le tenebre si scatenano furiose. Credo che a Roma sia successo questo ieri. Ma bisogna andare avanti, vuol dire che la totalità inizia ad avere un peso e una forza...."

Scrive Marinella Correggia: “Il 15 ottobre ci eravamo dati appuntamento alle 13,30 a Santa Maria degli Angeli, anche con convocazione da parte di Alex Zanotelli. Inoltre saremmo stati ben accolti nel gruppo "Non paghiamo il debito", quello dell'Ambra Jovinelli unico fra gli organizzatori della Manifestazione che al secondo punto del suo manifesto aveva spese militari e guerre! Ma è andata - per quel che mi riguarda - in modo fantozziano: “- Continua: http://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2011/10/marinella-correggia-disavventure-di.html

Scrive Tonino Monachesi: “Carissimi, vi invito a un laboratorio di improvvisazione che terrò a partire da Domenica 13 Novembre presso il cineteatro di Villa Potenza.
Info. tmonachesi@alice.it”

Scrive Andras Kocsis, in risposta ad Enrico Galoppini: “Bravo Enrico! Peccato che quel "piccolo popolo" è proprietario dell'arma più letale che l'uomo ha mai inventato: il "vile denaro"! Di questa arma letale c'è una grande fabbrica negli Stati Uniti. Finché non riusciamo chiudere, saremo i loro schiavi! Ecco perché sempre più gente deve manifestare insieme con gli Indignados "

Scrive Enrico del Vescovo: “Cari tutti, vi esorto a partecipare alla seguente interessante iniziativa. In occasione delle celebrazioni del 150-esimo anniversario dell'unità d'Italia, è importante esaminare la storia del nostro paese anche da un punto di vista critico. Molti storici infatti hanno sottolineato come la "questione meridionale" abbia tratto origine anche dalle contraddizioni nelle quali è avvenuto il processo di unificazione del nostro paese. Pino Aprile, giornalista e scrittore di fama, con il suo libro "Terroni" rievoca e spiega le ragioni storiche del divario Nord-Sud. GIOVEDI 27 Ottobre, ore 17:00, Frascati, Sala degli Specchi del Comune, piazza Marconi "L'altra faccia dell'unificazione d'Italia" incontro-dibattito con: PINO APRILE autore del libro "Terroni" - Ingresso libero”

Scrive Antonio P. in risposta (IRONICA) all'iniziativa di Giorgio e compagni, del gruppo di Alba Mediterranea, che ha denunciato alla Procura della Repubblica una denuncia contro le agenzie di rating e contro le banche. Presentando la stessa durante la fatidica marcia di protesta "indignados" avvenuta a Roma il 15 ottobre 2011: “Cari Giorgio & C., sabato 15 ottobre, ho goduto nel vedere e sentire in diretta su RAI NEWS il pomeriggio di "protesta contro le banche".. - Continua con replica sacrilega di Giorgio: http://retedellereti.blogspot.com/2011/10/allegorico-commento-dopo-i-fausti.html

Scrive Marzia Marzoli: "OGGI 17 OTTOBRE DALLE ORE 10.30 A TARQUINIA I COMITATI CONTRO L'AUTOSTRADA VI ASPETTANO IN PIAZZA MATTEOTTI (SOTTO IL COMUNE) PER ESSERE ASCOLTATI DALLE AUTORITA' CHE CONDANNANO LA MAREMMA ALL'AUTOSTRADA AL POSTO DELLA MESSA IN SICUREZZA DELLA SS AURELIA!!"

Scrive Angelo Baracca: “Care/i, penso sappiate tutte/i che la situazione in Giappone conseguente agli incidenti nucleari dell'11 marzo scorso è lungi dall'essere risolta. Io sono in contatto con cittadine/i giapponesi che vivono in Italia e si attivano su questo problema. Penso quindi di fare cosa utile girandovi questa petizione che sta circolando, con le istruzioni per leggerla e firmarla..” - Continua: http://paolodarpini.blogspot.com/2011/10/angelo-baracca-aiutiamo-il-giappone.html

Scrive Vittorio Zambardino: "I Radicali non hanno salvato il Governo....i radicali sono sempre stati chiari sul punto. Hanno sempre condannato ogni aventinismo, perché il rispetto formale dell'istituzione e della legge sono il solo rispetto sostanziale possibile della democrazia. Fuori dalla forma non c'è democrazia: sembra arabo ad orecchie e bocche che in queste ore dicono che il Presidente della Repubblica dovrebbe sciogliere d'autorità il Governo, cioè fare un colpo di stato (un giorno si dovrà fare questa riflessione, che la scuola italiana sforna gente che non conosce la Costituzione e non capisce la differenza tra diritto e potere, tra le regole che valgono per tutti e l'interesse di parte o individuale). Ma forse è meglio seguire l'altra direzione...."

Scrive Stefania: "SECONDA FESTA DELLA MADRE TERRA, PIAZZA DEL POPOLO, FERMO - 23 OTTOBRE 2011 - ore 17,00 - C o n f e r e n z a: il dissesto idrogeologico e il governo dell’agricoltura. Andrea Dignani Geologo: Il dissesto dei fiumi Moderatore Olimpia Gobbi. Ugo Pazzi Agronomo - Responsabile Mercati della Terra: Un’Agricoltura Sana come Difesa del Territorio. Stefano Montanari Esperto in Nanopatologie: Agricoltura Pulita = Aria Pulita. info@comitatogirola.it"

Vi ho già parlato della storia antica di Treia. Dell'origine del nome romano, derivante dalla dea Trea, un appellativo di Iside. Il culto della "Grande Madre" è a Treia molto antico... tra l'altro in una chiesetta ancora si conserva una copia originale della Madonna Nera, ricavata da un sacro tronco di ebano, ed ai lati di un'altra chiesa sono incollate due statue di Iside, recuperate dall'antico tempio dedicato alla Dea.... - Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2011/10/treia-dall8-al-10-dicembre-2011-vita.html

Bene anche oggi vi saluto, Paolo/Saul

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Pensieri poetici del dopo Giornaletto:

"Quando qualcuno vi insulta o diffama o vi ignora, accettate la cosa con un sorriso..."
(Sathya Sai Baba)

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Chi si contenta

C'era un paese dove era proibito tutto.
Ora, l'unica cosa non proibita essendo il gioco della lippa, i sudditi si riunivano in certi prati che erano dietro al paese e lì, giocavano alla lippa, passavano le giornate.
E siccome le proibizioni erano venute un poco per volta, sempre per giustificati motivi, non c'era nessuno che provasse a ridire o non sapesse adattarsi.
Passarono gli anni. Un giorno i connestabili videro che non c'era più ragione a che tutto fosse proibito e mandarono messi ad avvertire i sudditi che potevano fare quel che volevano.
I messi andarono in quei posti dove usavano riunirsi i sudditi.
- Sapete - annunziarono - non è più proibito niente.
Quelli continuavano a giocare alla lippa.
- Avete capito? - Inisistettero i messi. - Siete liberi di fare quel che volete.
- Bene - risposero i sudditi. - Noi giochiamo alla lippa.
I messi s'affannarono a ricordar loro quante occupazioni e belle e utili vi fossero cui loro avevano atteso in passato e cui potevano di nuovo attendere d'allora in poi.
Ma quelli non davano retta e continuavano a giocare, una botta dopo l'altra, senza nemmeno prender fiato.
Viti i vani tentativi, i messi andarono a dirlo ai connestabili.
- Presto fatto - dissero i connestabili - Proibiamo il gioco della lippa.
Fu la volta che il popolo fece la rivoluzione e li ammazzò tutti.
Poi senza perdere tempo, tornò a giocare alla lippa.
(Italo Calvino)

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