Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

domenica 18 marzo 2012

Consigli per il Giornaletto di Saul.. da Aldo Nardini e Caterina Regazzi

Aldo Nardini è quello a destra (con la barba e gli occhiali)

Ante Scriptum

Da alcuni giorni sto pubblicando sul frontespizio del Giornaletto di Saul l'avviso che "chi desidera cancellarsi dalla mailing list può farlo rispondendo al mittente (reply) e scrivendo nell'oggetto -cancellami- e sarà accontentato". In seguito a ciò diverse persone si sono cancellate e regolarmente ne ho dato notizia, senza specificare i nominativi ma solo il numero dei "cancellati". A parte che ci sarebbe una normativa per cui è obbligatorio segnalare nella newsletter le modalità di cancellazione ed inoltre considerando che diversi indirizzi di persone sono stati inseriti nella lista, per eredità dalla lista del Circolo Vegetariano VV.TT., senza lo specifico consenso degli interessati, credo sia utile di tanto in tanto aggiornare l'indirizzario, anche per rendersi conto di quali siano i reali lettori del Giornaletto... Pertanto da alcune mattine in cima alle notizie giornaliere riferisco l'andamento "della campagna cancellazioni dalla mailing list"...

Per evitare "appesantimenti" in pagina ho inserito qui di seguito due note (con consigli significativi sulla gestione redazionale del Giornaletto), la prima è di Aldo Nardini, la seconda è di Caterina Regazzi, a cui seguono mie rispostine... (Paolo D'Arpini / Saul Arpino)


...........


Scrive Aldo Nardini: “Ciao Paolo, piccola nota, mi chiedevo perché metti all'inizio del Giornaletto il discorso dell'efficacia della campagna di cancellazioni? In questo modo può avere ulteriori effetti deleteri, può venire percepita come per te sia un grosso (meglio mettere problema o grosso problema) che non sai come risolvere e incentivare altre persone che non sapevano se cancellarsi o meno a farlo per il principio di emulazione o "del gregge", qualcosa del tipo "se si son cancellati altri un valido motivo ci sarà". Questo nel caso la tua pubblicazione la intendi come un Giornaletto informativo di massa... a meno che non intendi mettere questo discorso come una prova di selezione per individuare persone con determinate caratteristiche, o una prova per continuare a far parte di un gruppo, associazione, club, partito, o altra forma e nel quel caso andrebbe specificato meglio che le persone che si cancellano si prefigurano come gente che si ritira non ritenendosi idonea partecipare a questa elite o a superare le prove necessarie per farne parte.... o qualcosa di analogo. Questa mia è una richiesta per capire quali sono le tue intenzioni. poiché dal modo in cui le comunichi mettendola come prima notizia fan pensare principalmente che per te le cancellazioni siano un grosso problema riducendo e svalutando il tuo carisma e la tua eventuale leadership. Perciò già potresti mettere questa news più in basso se non alla fine e impostata un po diversamente... E come ti ho accennato nel Giornaletto mettere ogni tanto qualche good news, anche se di questi tempi è difficile che ce ne siano, ma anche una piccola cosa bella e positiva è importante ritrovare la bellezza di osservare le piccole cose belle che ci sono al mondo, anche solo un fiore che sboccia. Con il bombardamento continuo di notizie brutte moltissime persone hanno perso o stanno perdendo la fiducia in se stessi e questo è un fenomeno grave e preoccupante. Anche noi agricoltori dobbiamo essere al passo con i tempi moderni e possibilmente non farci abbindolare sempre dai politicanti per caso, venditori, intermediari commerciali e dalle notizie spazzatura e pubblicità che ci propina la tv. Sto approfondendo gli studi sulle tecniche di comunicazione efficace e ho recentemente fatto un corso con un esperto americano per approfondire la conoscenza e su come difendersi delle tecniche e metodi usati da politici, leader, sindacalisti, sette e clan vari, per convincere le persone a diventare loro seguaci e sentirsi contenti. Cosa che sta facendo attualmente anche il governo che ci fa credere che dobbiamo essere contenti di essere spremuti come limoni esaurendo i risparmi di una vita per pagare le tasse e sostenere lo stato e che forse in futuro ci sarà la ripresa il risanamento e posti di lavoro. Intanto però i posti di lavoro caleranno considerato che con le manovre che ha approvato farà chiudere decine di migliaia di aziende agricole con conseguente aumento di disoccupazione e molte altre dovranno anche valutare se riusciranno a pagare le nuove tasse o se converrà demolire i fabbricati, stalle, fienili, ricoveri attrezzi...”

Mia rispostina: “Questa nota tocca il punto... Infatti -secondo me- sarebbe opportuno che i lettori del Giornaletto fossero "motivati"... e non "aggregati" incerti... Ti ringrazio per i buoni consigli... In effetti trovo importante che le persone vogliano e possano cancellarsi dalla mailing list del Giornaletto.. Pensa che ogni giorno riceviamo montagne di mail spam pubblicitario e monnezza varia eppure ce la sorbettiamo, non possiamo farne a meno.. ma appena ci si chiede di cancellarci dal Giornaletto, ecco che prendiamo la palla al balzo e ci cancelliamo.. Che furbata! Merita la prima pagina! Per il resto ci provo sempre a mettere qualche buona notizia, magari in fondo... Trovo che questi tuoi pensieri, così come sono, vadano molto bene nel Giornaletto.. Le parole immediate e spontanee sono sempre le migliori..
PS quello che sta facendo il governo per farci credere che ci sarà una "ripresa" nei modi consumisti economici.. è un imbroglio ed un danno per la società.. che in tal mondo non cambia.. nella sua foga forsennata autodistruttiva”



Commento di Caterina di Regazzi: “In effetti, Amore, anch'io mi chiedo cosa ti spinge a sollecitare queste cancellazioni e l'unica risposta plausibile é quella che tu stesso hai dato. Ho assistito a due situazioni simili sul lavoro, in cui dopo iscrizione "forzata" a due mailing list di un gran numero di persone, in occasione della cancellazione di una o poche persone, ne segue a breve, la disiscrizione di molte altre. C'è da dire che in quel caso essendo mailing list magari era capitato che si erano scatenate delle discussioni che comportavano il ricevere, in uno o pochi giorni, anche decine di mail che non sempre erano gradite (per interessi diversi) da una parte del gruppo iscritto. Comunque l'emulazione era evidente. Questo è un caso un po' diverso. Personalmente ti amo e quindi, come dici tu, ogni scarraffone è bello a mamma sua ed anche se a volte trovo il Giornaletto un po' "pesante" per me per gli argomenti che tratta, e per "pesante" intendo che per recepire in profondità certi argomenti avrei bisogno di più tempo, più cultura di base e più materia grigia, trovo che sia un sistema comodo e piacevole per mantenersi informati su tante cose che spesso non vengono neanche vagamente affrontate dagli organi di informazione di massa. Ma, del resto, si sa, l'uomo è un animale abitudinario e io ormai mi sono abituata al mattino a trovare il mio Giornaletto (in cui posso leggere quel che mi interessa e mi alletta e tralasciare il resto) e non vorrei mai doverne fare a meno. Non credo che chi si cancella lo fa perché non si ritiene "all'altezza" o tanto meno che tu, sollecitando la cancellazione, lo fai per scremare gli iscritti che non sarebbero all'altezza, a volte sicuramente si cancella chi non condivide certe idee o la libertà di espressione che c'è (cioè il fatto che tu a volte dai voce anche a pareri non sempre condivisi neanche da te)....”

Mia rispostina: “..questo che dici è giusto, Amore, come sempre! Sollecitare le cancellazioni non è però per scremare chi non è all'altezza, bensì per "togliere un disturbo" che magari non si ha il coraggio o la capacità di evitare...”


Caterina Regazzi

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