Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

mercoledì 13 febbraio 2013

Lettera al Giornaletto di Saul - Sanità mentale e fisica - "...farsi parte in causa..."




Caro Paolo/Saul, in tempi come questi, in cui non ci sono appigli, non ci sono certezze (non ce sono mai state, ma almeno prima credevamo che ci fossero), penso che le uniche cose a cui bisogna pensare sono: salvarsi l’anima e tenere in salute il corpo.

Per salvarsi l’anima basta abbandonare i legami con qualunque religione. A tempo debito. Chi ci conosce bene saprà come indirizzarci verso la vera mèta.

Per quanto riguarda il corpo, ecco una scoperta recente che ho fatto, confermata da medici e che voglio condividere con gli amici del Giornaletto di Saul.

Una delle maggiori cause di sofferenza e troppo spesso di morte è il cancro. Ebbene, il cancro si forma perché una o più cellule rimangono prive di ossigeno. Cioè, la cellula diventa cancerosa come estremo tentativo di mantenersi in vita. Infatti le cellule cancerose possono vivere in assenza di ossigeno e quelle normali e “sane” no. In sostanza, come qualunque altro processo fisico, anche la trasformazione in cancro è un processo finalizzato alla conservazione del corpo e non alla sua distruzione, come invece fa comodo credere e far credere alla medicina ufficiale.

Già nel 1923 il Dr. Otto Heinrich Warburg scoprì appunto quanto detto sopra e ne ricevette anche il premio Nobel, ma poi le sue scoperte, perché non lucrative per l’industria farmaceutica, furono occultate. Il problema ora è sapere perché la cellula diventa cancerosa (impazzisce, dice la pseudo-scienza medica): diventa cancerosa, appunto per mancanza di ossigeno. E veniamo alla soluzione.

Ogni cellula ha bisogno di certi micronutrienti, che tutti sappiamo essere le vitamine, i sali minerali, gli oligoelementi ecc. ecc.. Mancando questi, è stato scoperto che, ad es. i globuli rossi del sangue vivono anche solo 60 giorni contro i normali 120. Esami di laboratorio hanno mostrato che questi globuli si sfaldano e i loro residui (trombi), insieme a quelli di altre cellule morte, vengono trasportati dal flusso sanguigno per essere eliminati, ma possono accadere due cose: la prima che questi residui si accumulino e vadano ad ostruire un’arteria che porta sangue al cervello (quindi ictus) o al cuore (quindi infarto), ambedue eventi dalle immediate ed eclatanti conseguenze. 

Seconda, i residui si incuneano in capillari preposti al nutrimento di una cellula di importanza non strategica. Questa, mancandole nutrimento e ossigeno, normalmente muore ed è eliminata (contribuendo ad aumentare l’inquinamento del sangue), ma alcune cellule, più intelligenti, dopo del tempo reagiscono a questa condizione di carenza e si trasformano, appunto, in cancerose. E poiché si è giunti a questo punto, vuol dire che lo stile di vita e l’alimentazione della persona è carente, non consono alla Vita, quindi il processo continua e interessa sempre più cellule, finché il tumore diventa percepibile. E da qui il calvario del malato, che spesso lo porta alla morte, e dei familiari.

Soluzione, uso abbondante di micronutrienti, che, tanto per ripetere, si trovano in frutta e verdura fresche e della propria zona, in cereali integrali... mentre ciò che si trova nella carne, nel pesce, nel formaggio e nelle uova e in genere nei cibi industriali manipolati favorisce il cancro, perché troppo ricchi di proteine, di cui notoriamente il cancro si nutre. Ed eventualmente utilizzo di integratori specifici (io li consiglio caldamente).

La mia speranza è che molti accolgano quanto sopra e facciano il primo passo verso un maggior rispetto di se stessi, quindi della Natura e della Terra, da cui deriveranno Benessere, Armonia e Pace. Nessun altro, nessun partito, potrà darceli se noi non li perseguiamo in prima persona. Ogni singolo dovrà essere il tempio della propria salute e della propria religione e non andarle a cercare chissà dove e da chi.

Marco Bracci

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