Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

martedì 16 luglio 2013

Il Giornaletto di Saul del 17 luglio 2013 – Spilamberto Rhythm and blues, Repubblica partigiana, Francesco il dispensiere, Gurupurnima a Bologna, amarcord vegetariano

Paolo D'Arpini -  A Spilamberto sul Torrione

Care, cari,

Rhythm and blues a Spilamberto. Ieri sera serata mondana nel parco della rocca di Spilamberto. Concerto dei Mutina Swing Orchestra, gruppo locale che prende il nome da Modena (anticamente Mutina)... arrangiatori di musica allegra e focosa della prima metà del secolo scorso (ed anche più recente). Un bel revival che mi ha fatto ritornare un ragazzo di 17 anni. L'aria fresca ha aiutato molto ma soprattutto la vista di giovani vecchietti, tutti della mia età, che saltellavano sul palco: tromba, sax tenore e baritono, chitarra basso, tastiera e batteria... Abbiamo scoperto di questo concertino quasi per caso, Caterina ed io, allorché nel tardo pomeriggio entrati per una passeggiata nel parco vi abbiamo trovato i musicisti che facevano le prove. “Spilambertano doc” si è dichiarato il capobanda, con i capelli bianchi, mentre si univa a noi intanto che chiacchieravamo con il signor Fausto, anziano guardiano del castello, originario di Tarquinia, e la signora Paolina, dirigente dell'ufficio Cultura di Spilamberto che organizzava lo spettacolo. “Ma come non sapevate di questo concerto? Eppure io so tutto di voi, ricevo sempre le vostre mail, Paolo D'Arpini, nevvero?” Eh già, di fronte a questa professione di intelligence mi sono quasi trovato a disagio.. ed immediatamente abbiamo promesso di partecipare. Infatti siamo andati di corsa a casa, preparata e mangiata una macedonia veloce e fatta la doccia, e subito di ritorno alla Rocca giusto in tempo per l'inizio della musica.... Prima ci siamo appartati su due panchine lontane.. poi Caterina mi ha trascinato vicino al palco “Voglio vedere i musicisti!” mi ha detto.. ed aveva ragione, infatti, vedendo si gustava meglio anche la melodia. I pezzi erano tutti avvincenti e trascinanti, tanto che mi son trovato spesso a fischiettare e battere il ritmo.... Caterina ha commentato: “Sarà l'occasione per rispolverare vecchi brani da lungo tempo inascoltati: “La Stangata”, la colonna sonora dei Blues Brothers, “il Garibaldi innamorato” di Sergio Caputo.... - Continua: http://retedellereti.blogspot.it/2013/07/spilamberto-rhythm-and-blues-nella.html

Vignola. Ricette contadine – Scrive Monica: “Mercatino Biologico dei Contadini dietro Casa da Maria Miani, La Bifolca, tutti i mercoledì. Le Cambusiere,  usando tutti i prodotti che trovano al Mercatino Biologico o acquistati con il GAS Vignola, preparano gli assaggi della settimana. Potete chiedere le ricette che non contengono maionese e nemmeno carne o pesce. Ma da oggi potete partecipare anche voi alla Ricetta dei Cittadini mandando una ricetta a gasvignola@gmail.com”

Repubblica partigiana – Scrive Mario Consoli: “Repubblica ha fatto uno scoop! Un raro esempio di intolleranza politica e di discriminazione culturale. Attraverso la penna del suo inviato Paolo Berizzi ha pubblicato un servizio nel quale denuncia il comportamento (evidentemente, per l'articolista, scandaloso) di un cittadino che pretende di svolgere la sua attività professionale di medico pur avendo (senza nasconderli) convincimenti e idee politicamente “non corretti” e, soprattutto, non condivisi dall'intellighentia illuminata della quale Repubblica è l'autorevole portavoce” - Continua:

Credere in dio per mancanza di fede (in se stessi) – Scrive Roberto Anastagi: “La quasi totalità dell'umanità ha bisogno di un capo, di un dio al quale poter chiedere aiuto, mentre ne potrebbero fare a meno se si convincesse che tutti abbiamo dentro di noi le capacità per camminare con le proprie gambe. Io vorrei solo poter inviare un messaggio a quei pochi che lo possono capire, perché se lo capiscono e lo mettono in atto la loro vita diventa immensamente più facile, più serena, più appagante. Penso che dovrebbe essere facile capire che crea sempre sofferenza il dipendere da qualche cosa che è fuori di noi e che tra l'altro, in questo caso non esiste perché è stata creata solo da un desiderio dell'umanità. Nello stesso modo accade con il fumo, o l'alcool, o la droga alle quali le persone si rivolgono per chiedere un aiuto per affrontare la vita e cosi nello stesso modo è anche per loro importante se riusciamo a convincerli che cosi facendo distruggono la loro esistenza...”

Brasile. Francesco il dispensiere (di debiti) – Scrive Doriana Goracci: “ Papa Francesco sarà a Rio de Janeiro per la Giornata Mondiale della Gioventù dal 22 al 29 luglio prossimi, in un Paese,  il Brasile, con 16.270.000 persone in estrema povertà, che rappresenta l’8,5% della popolazione. La conferma arriva con una nota della sala stampa della "Santa Sede" che spiega nel dettaglio il viaggio del Pontefice . A me è arrivata un’ altra notizia, per via di una certa traduzione di articolo gentilmente inviato con traduzione italiana. Inoltro…tante volte qualcuno si fosse scordato cosa chiedeva e chiede con forza il popolo, al governo. Milioni di persone per la strada… e il papa le vedrà, ma non porterà nulla materialmente, a parte la detrazione dei costi che potete leggere appresso: è il capo di uno stato. Il cammino dei popoli è sempre più in salita e la violenza anche cammina, con il suo tragico potere. Altro che Tariffa Zero, un peso enorme per i diritti umani....” - Continua: http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2013/07/brasile-gita-pastorale-di-francesco.html

Sovranità e crisi – Scrive Gianni Fabbris: “Sovranità e crisi: facciamo un po di chiarezza, restituiamo senso alle parole e direzione al nostro cammino; la Sovranità Alimentare non è una campagna di solidarietà con il Sud del mondo e nemmeno per l'autarchia ma parla di noi, qui ed ora, del diritto di tutti i popoli a scegliere un modello agricolo socialmente condiviso. Il diritto di scegliere cosa e come produrre e come garantire l'accesso ed un consapevole consumo del cibo. E' il quadro dentro cui possiamo riscrivere il destino dell'agricoltura italiana e, con esso, quello di 60 milioni di cittadini.”

Previsioni catastrofiste realiste – Scrive Claudio Martinotti Doria: “Eccovi le profezie del Cavaliere. Ma quello di Monferrato, non quello imbellettato. Ipotesi di cosa potrebbe accadere in Italia tra non molto. Rifacendomi soprattutto ad economisti non convenzionali, cercherò di dedicarmi ad un esercizio assai complesso e complicato: immaginarmi cosa potrebbe accadere in Italia da qui ai prossimi anni, in base alle condizioni politico economico finanziarie attuali. Partiamo da alcuni presupposti ormai accertati e temo immutabili: disponiamo di una radicata classe..” - Continua: http://paolodarpini.blogspot.it/2013/07/previsioni-catastrofiste-ma-non-troppo.html

Torri in Sabina. A pedali – Scrive Laura Raduta: “L'estate è ufficiale. Sperando di farvi cosa gradita e di avervi presto con noi, proprio approfittando delle vacanze, vi invito alll'EcoVillaggio a Pedali, per tutti i gusti e tutte le fantasie,  Via Pizzuti 60/B - Torri in Sabina (RI). Info. radutalaura85@gmail.com”

Lago di Como – In arte Farina – Scrive Franco: “Vi invito alla Mostra personale di pittura che faccio sul Lago di Como. Dal 22 Luglio al 4 Agosto 2013 Alla Galleria "Lallihome" in contrada G. B. Pirelli, 16 - è sul lungolago a Varenna in prov. di Lecco”

Amarcord vegetariano - Pochi sanno che in Italia il Movimento Non Violento fu fondato da Aldo Capitini contemporaneamente alla fondazione della Società Vegetariana Italiana, successivamente Associazione Vegetariana Italiana (alla quale il nostro Circolo Vegetariano VV.TT. ha collaborato dalla sua fondazione nel 1984). Avvenne nei primi anni ’50 quando parlare di non violenza e di vegetarismo sembrava  un’utopia…. Il mondo era appena reduce da una guerra mondiale e si viveva in piena guerra fredda, mentre il messaggio  della bistecca facile cominciava ad imporsi come nuovo modello alimentare e sociale... - Continua:

Censura ricorrente – Scrive Franca: “Caro Paolo, ho tentato di aprire l'articolo che hai mandato con quell'inquietante figura dei cavalieri dell'Apocalisse. Purtroppo mi segnalano che il blog è stato rimosso... Censurato!!!??? Le tenebre del medioevo ci stanno coprendo lentamente? Grazie per le tante notizie scomode che riusciamo a leggere dal tuo notiziario. Un caro saluto e buona estate...”

Mia rispostina: “Normale amministrazione censoria... due o tre volte al giorno debbo fare il giro per ripristinare i blog “oscurati”, però è anche un piacere, si vede che a qualcosa i nostri articoli servono”

Rendola. Teatro di Paglia – Scrive Nicholas: “Un teatro fatto solo di paglia, uno spettacolo fatto solo di pubblico. Facciamo un semi-cerchio nel grano, per incontrarci sotto le stelle. Rendola (Montevarchi, Arezzo), Venerdì 19 luglio, ore 21.30. Info. 340.5708387

Bologna. Ed il nomadismo ecologista-spirituale - Ultimi giorni di preparazione per la grande festa di Luna piena e Gurupurnima che si tiene a Bologna, all'Orto dei Giusti, il 20 luglio 2013 a partire dalle h. 21. Ieri sera, Caterina ed io, siamo andati al Centro Yoga di Mara Lenzi a provare i mantra e gli strumenti che ci accompagneranno. La prova è stata coinvolgente ed esaltante, tutte le ragazze erano ispirate e sciolte...  le  ho contate  e sono rimasto meravigliato, sono più di due dozzine, tutte variopinte e belle.  Così mi sono immaginato la scena sul campo vicino alla Yurta a Bologna, questa massa umana colorata e melodiosa,  più le tre attrici  che reciteranno le storie sull'Umiltà, più  i mariti, compagni, amiche, fratelli, più Upahar e Venu...  insomma lo spazio sarà riempito all'uovo, e farà "caldo"... sino al punto di sentire il desiderio di spogliarci delle nostre corazze mentali.... - Segue: 
http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2013/07/bologna-20-luglio-2013-luna-piena.html

Così pure oggi abbiamo finito... Ciao, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:


"Di tutte le tirannie legalizzate nessuna è più intollerabile di quella che mette le mani su di noi e sui nostri figli, e inietta veleni nelle nostre vene o ce li butta giù per la gola." (George Bernard Shaw) 



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Commento ricevuto: 
Caro Paolo,
l'intervento di Roberto Anastagi mi ha stimolata a rispondergli. 

Caro Roberto, ancora una volta l'ego vuole dominare! Ancora una volta sentirsi pieni di sé stessi fa perdere la bussola. Tu dici che la gente ha bisogno di un dio. Io dico che non abbiamo capito che dio siamo noi stessi, ma che non siamo "finiti" (io sono io, sono tutto qui, io e poi più nessuno), dobbiamo interagire con gli altri. Hai mai sentito parlare di microcosmo e macrocosmo? Ma tu sei ancora così ancorato ai confini materiali visibili e immaginabili dal nostro cervello usato solo al 5%? E se noi - Terra - fossimo il foruncolo del dito mignolo di un dio che ci contiene? Ecco che con questo pensiero si possono scatenare mille soluzioni: ricreare armonia tra noi, smetterla di farci la guerra, di aggredire, di lottare contro le nostre malattie con armi distruttive (perché in noi c'è anche il microcosmo). Immaginiamoci come cellule di un dio, qualunque sia il suo nome e cerchiamo di mandargli messaggi d'amore, non per diventare sudditi, ma per aiutarlo a sopravvivere, perché con la sua sopravvivenza noi abbiamo garantita la vita che ci spetta. Le sofferenze che dobbiamo subire nel nostro arco di vita consapevole, sono quelle che abbiamo in dovere di portare avanti, per equilibrare le cellule di questo organismo di cui non conosciamo i confini (chi sa quali siano i confini dell'universo? Non certo Margherita Hack, figuriamoci noi!). Concludo con questo mio personale pensiero: io appartengo a me stessa e sono parte di altro e di altro e di altro ancora. Se mi voglio bene non devo trattenerlo per me, ma trasmetterlo per garantire anche il mio equilibrio. Non chiudiamoci nell'egoismo cieco che ha contraddistinto questi millenni di guerre fratricide e di imposizioni religiose... Grazie per avermi stimolato a scrivere queste righe. Un abbraccio fraterno!

Grazie Paolo, scusa l'invadenza e la lunghezza del testo...
Buona vita
Franca Oberti 


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Altro commento:


"Dice R. Anastagi: Penso che dovrebbe essere facile capire che crea sempre sofferenza il dipendere da qualche cosa che è fuori di noi e che tra l'altro, in questo caso non esiste perché è stata creata solo da un desiderio dell'umanità.
Ognuno è libero di credere in quello che vuole, ma, per portare un’altra visione del fatto che credere in Dio non è una cosa fuori di noi, ma appunto viene da dentro di noi, racconto un fatto che mi è accaduto personalmente.
Il percorso che (mi permetta Anastagi) Dio ci indica è semplice: abbi fede che Io esisto, poi mettimi alla prova con cose che non siano contrarie alla Legge dei Cieli e che ti stanno a cuore, una volta che avrai sperimentato che Io esisto, Mi amerai con tutto il tuo cuore.
Ebbene, io ho sempre creduto in Dio. Un giorno, cercando di sostituire la pompa della frizione della mia auto, i cui tubi dell’olio erano di rame, quindi rigidi, e che avevo dovuto flettere per togliere la pompa, mi sono trovato in serie difficoltà. Al termine quasi del lavoro, non riuscivo a fissare un tubo al foro corrispondente della pompa, con la vite apposita,.E non potevo ovviamente portare l’auto dal meccanico. Dopo estenuanti sforzi, perché la posizione del tubo/pompa era tale che dovevo stare in bilico sulla punta di un solo piede, e l’avevo fatto per quasi mezz’ora, mi accasciai a terra con le spalle al muro del garage per riposarmi un po’. Mentre ansimavo e con le gambe che mi tremavano per lo sforzo, chiesi a Dio: “Cosa ho fatto di male per meritarmi questa fatica, aiutami Tu!”. Mi riposai ancora qualche minuto e poi ripresi il lavoro. Ma non ce ne fu bisogno, perché la vite era già avvitata e io potei così partire con la macchina senza dover fare altro che riporre gli attrezzi.
Altro episodio. Avevo mangiato troppo e male la sera e il giorno dopo ero a pranzo da amici. Lo stomaco era sotto sopra e, sedutomi a tavola e pensando che presto avrebbero portato il cibo, mi veniva voglia di vomitare al pensiero di dover mangiare. Allora pregai Dio di aiutarmi a trovare la soluzione, perché non volevo mangiare e star male, ma nemmeno non mangiare e far rimaner male i miei amici. Finita la preghiera sentii come se fosse passato su di me un aspirapolvere e contemporaneamente come se lo stomaco mi si fosse svuotato e fosse pronto a ricevere il cibo. Mangiai con voglia e soddisfazione e stetti benissimo nelle ore successive.
Morale: Le miserie umane sono provocate proprio dal fatto che l’uomo crede di poter fare tutto e soltanto da solo, e per questo è preda dell’avversario di Dio, che lo illude e, al momento meno opportuno per lui, lo “scarica”.lasciandolo nella malattia e nella disgrazia a cavarsela da solo, senza però che riesca a farcela, salvo che con l’aiuto di Dio..." 
Marco Bracci

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Replica di Roberto Anastagi:

 Le mie risposte a Franca Oberti e Marco Bracci.

Cara FRANCA
Mi rendo conto che il mio messaggio ti è pervenuto con il significato opposto di quello che io ho voluto dare.
Premesso che il creatore va ricollocato dove gli spetta ed essendo ad un livello infinitamente superiore al nostro,  non può da noi essere ne immaginato, ne pensato, ne conosciuto, ne raggiunto e non possiamo farci domande su di lui; E' E BASTA.
La parola Dio dovrebbe essere dimenticata perchè ci fa pensare immediatamente ad un anziano signore con barba  e vestiti bianchi seduto su di una nuvola che guarda in basso per controllare quello che facciamo, come abbiamo appreso dagli infiniti dipinti che lo raffigurano.
Di conseguenza anche noi dobbiamo andare dove ci spetta, coiè che siamo solo l'animale più evoluto di questo insignificante pianeta.
Pensa perciò che ridimensionata per il nostro ego e per noi stessi.
Io predico senza sosta a tutti di lottare contro l'ego e pensare solo ad accettare noi stessi per quello che siamo.
Noi dobbiamo essere convinti che abbiamo ricevuto dentro di noi tutto quello che occorre per vivere e progredire come succede a tutti gli esseri viventi.
Sono stato per due anni in India e ricordo bene la storia che dio è dentro di noi, che noi siamo parte di Dio, ma questo va bene solo se seguitiamo a volere Dio a nostra portata di mano.
Tutto e tutti, noi compresi in ugual misura, facciamo parte del creato, ma questo non ci da alcun diritto in più di una mosca o un babbuino.
Se siamo consapevoli di avere dentro di noi le risorse di cui abbiamo bisogno, dobbiamo sopratutto amare noi stessi perchè solo cosi possiamo amare gli altri e essere amati da loro.
Sono uno assolutamente convinto dell'esistenza del microcosmo e del macrocosmo dove esistono altri infiniti universi.
L'hai detta grossa dicendo che Dio ha bisogno delle nostre preghiere per la sua sopravvivenza, tu ci vorresti più importanti di lui.
Avrei moltissimo di più da dire su questo argomento ma poi Paolo mi manda a quel paese.
Sono però a tua disposizione se vuoi inviarmi delle email a   omroopa23@gmail.com
Ti abbraccio
Roberto

 
Caro Marco
Non ti rispondo nella speranza di farti cambiare idea ma solo perchè desidero che i miei amici si rendano conto che ci sono persone che la pensano come te.
Tu ti comporti con Dio come un bambino che chiede aiuto alla mamma.
Ti pare mai possibile che il creatore di questi infiniti universi, a seguito delle tue preghiere, possa pensare di dovere aiutarti a collocare un tubo e alcune viti o a farti passare la nausea in modo che quelli che ti hanno invitato non si dispiacciano perchè non mangi quello che hanno preparato.
Pensa invece se quel lavoretto con il tubo e le viti tu lo avessi visto come una sfida da vincere per dimostrare a te stesso che hai le capacità di fare quel lavoretto e quanta soddisfazione avresti provato dopo.
Ti posso dare solo un consiglio: cerca di crescere e diventare un adulto che sa affrontare la vita in modo di essere felice e grato di essere vivo.
Ti abbraccio
Roberto 

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