Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

lunedì 28 ottobre 2013

Il Giornaletto di Saul del 29 ottobre 2013 – Orto di Treia, civiltà indo-europea, Parco dell'Ogliolo, Babbo Natale razzista, Italia a cocci sparsi, fidarsi dei contadini dietro casa...


Treia - Caterina Regazzi con le galline

Care, cari,

Nella mattinata di ieri Caterina ha raccolto un altro sacchetto di olive che messe assieme alle altre fanno una bella cassetta quasi piena. Verso sera ci siamo dedicati, assieme, a raccattare un po' di cocci sparsi nell'orto sotto casa. Tutta colpa delle galline? Beh, i cocci c'erano già solo che stavano nascosti e le galline a forza di raspare li hanno portati in superficie. D'altronde ogni tanto l'orto va ripulito ed abbiamo fatto dei mucchietti di sassi piccoli poi ricoperti da vecchi mattoni e pietre per evitare che le gallinelle li sparpaglino di nuovo. Il lavoro non è ancora finito, continueremo domani o un altro giorno. Nel frattempo abbiamo potuto osservare la crescita del fico piantato l'inverno scorso e del melograno trapiantato da poco. I topinambur stanno maturando... insomma la vita continua e continuerà. E a proposito di olive, Caterina le ha portate al frantoio, pare che ci daranno un litro d'olio....

Ariani e civiltà indo-europea – Scrive Savelev: “Nel III millenio a.C. Il clima in Europa era molto più freddo e secco. I cercatori di molluschi settentrionali erano estinti o migrati nella steppa - andare a sud per sfuggire al freddo e alla siccità. In Europa centrale e orientale si sono formate culture dette "asce da battaglia"  la cultura del filo e della ceramica. I primi hanno preferito risiedere nella zona di foresta-steppa, il secondo nelle steppe...” - Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2013/10/ariani-e-civilizzazione-indo-europea.html

Montesilvano da sogno – Scrive ROA: “Convegno Nazionale: I SOGNI E IL SOGNARE. Il Teatro della notte. 2 – 3 Novembre 2013, Grand Hotel Adriatico Via Carlo Maresca, 10 – Montesilvano (Pe) – Info. segreteria.roa@gmail.com”

Edolo. No alla centralina idroelettrica sull'Oglio – Scrive A.K.: “La centralina idroelettrica sottrarrebbe l'acqua del fiume Oglio per incanalarla in un vasto bacino al fine poi di farla precipitare in condotte forzate per attivare le turbine. Quindi il fiume che in certi periodi dell'anno ha una limitata portata (estate e inverno) verrebbe prosciugato ad intermittenza arrecando gravi danni a tutta la fauna acquatica. Da qui la nascita di un vasto movimento popolare che si fa chiamare O.T. E. (Osservatorio Territoriale Edolese) e che Accademia Kronos e Rete Bioregionale Italiana sostengono..” - Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2013/10/edolo-il-parco-dellogliolo-e-vivo.html

Svezia. Attenti alle bionde – Scrive G.D.: “... ragazze bionde si tingono di scuro perché hanno paura degli stupri, in quartieri periferici dove gli abitanti svedesi sono il 20 per cento. Secondo una ricercatrice del Dipartimento di Etnologia dell’Università di Stoccolma, pare che le fattezze “nordiche” aumentino il rischio di aggressioni. Il prossimo passo?”

Mio commentino: “Non vorrei fosse quello del burka..”

Italia a cocci – Scrive Ulrico Reali: “Le malattie della società italiana? Almeno 8, alcune gravi. Il problema sociale esiste da più di un 15ennio. Gli Italiani non lo hanno analizzato. A Roma c'è il monte dei cocci. Cocci accumulati dagli antichi Romani. Cocci di costruzioni diroccate, di manufatti invecchiati. Cocci. Anche nello Stivale c'è una montagna di cocci. Cocci accumulati dagli Italiani, nei decenni, con leggerezza. Una buona parte è stata buttata alla fine del secolo XX. Cocci di tutti i tipi e colori..” - Continua: http://paolodarpini.blogspot.it/2013/10/italia-cocciuta-lettera-sfiduciata-di.html

I No Tav rilanciano - Scrive TG Valle Susa: "La prima assemblea popolare a Bussoleno indice una manifestazione nelle strade di Susa per il 16 Novembre e altre iniziative. Sta fallendo la campagna di criminalizzazione: comitati e sindaci di nuovo insieme su un programma condiviso e la simpatia verso la Val Susa cresce in tutta Italia... - Info. tgvallesusa@gmail.com"

Babbo natale razzista – Scrive Carlomanno Adinolfi: “Babbo Natale è razzista? Oramai nessuno si stupirebbe più se qualche arguto esperto analista dell’Onu arrivasse a dire una cosa simile. Dopo le accuse fatte a Dante che dovrebbe essere vietato a scuola perché antisemita, islamofobo e omofobo, francamente ci si può aspettare di tutto. Quindi niente di strano se l’accusa ora tocca all’arcano vecchio barbuto che porta i doni ogni notte di Natale. Al centro del mirino nello specifico è finito il Babbo Natale olandese, Sinterklaas, che nella tradizione del paese dei tulipani è rappresentato come un vecchio vescovo vestito di rosso, il San Nicola della versione cristiana, che si fa accompagnare da aiutanti chiamati Zwarte Piet, “Pietro il Nero”, rappresentati nelle feste folkloristiche da persone col volto dipinto di nero, le labbra rosso acceso, i capelli ricci e costumi variopinti....” - Continua:

Giornaletto – Scrive Vito De Russis: “...finché sulla breccia incontrerò le meravigliose creature da voi incarnate, resterà ben vivo e luminoso quel puntino in fondo al tunnel: l'obiettivo da raggiungere dal quale far partire l'azione atta a costruire la *convivenza civile* nella società dei *nipoti*.  Non ho parole per farvi capire tutto il contenuto del mio GRAZIE...”

Mia rispostina: “La causa è la stessa..!”

Basta con la burocrazia del “biologico certificato” - ... riprendiamo a fidarci dei contadini dietro casa. Questa è una analisi che amplifica ed in parte supera il discorso “vegetariano” e del biologico, inserendovi anche l’aspetto del parziale consumo “carneo”. Personalmente, come forse sapete, mi considero un frugivoro e non mangio carne da 40 anni ma non posso non vedere e riconoscere che anche la carne, parzialmente s’intende, è uno degli alimenti “naturali” dell’uomo. Infatti anche gli altri animali frugivori, come i cinghiali, gli orsi e le scimmie antropomorfe fanno un uso sporadico di carne. Ed anche in ambito spirituale abbiamo l’esempio di Milarepa o di San Francesco che saltuariamente mangiarono carne... - Continua:

Americani spioni, europei coglioni – Scrive G.M.C.: “Dobbiamo essere lieti perché ultimamente, specie in Europa, si è scoperto un elemento essenziale: l'acqua calda. Hanno scoperto che gli Stati Uniti intercettano alla grande tutti gli altri Stati in giro per il mondo ed in particolare in Europa. E allora i governanti e sotto governanti europei si sono subito messi le vesti delle vergini dai candidi manti e si sono dimostrati scandalizzati di questa terribile procedura americana...”

Recuperare il magico evento del 31 ottobre – Scrive Claudio Martinotti Doria: “Alcuni studiosi, che non hanno avuto altrettanto spazio mediatico, hanno definito Halloween l’equivalente o l’attualizzazione della festa di Samhain, il Capodanno celtico, la più importante delle loro festività. Quindi si tratterebbe di una festività che è esistita e si è perpetuata per molti secoli alle nostre latitudini oltre che in gran parte del continente, seppur con modalità differenti da quelle moderne, che sono ormai ridotte a scopo ludico consumistico e non contengono alcuno dei complessi ed importanti significati originari, ma solo qualche residuale simbolico e dispersivo. In linea di massima i ricercatori e storici, a differenza degli intellettuali, tendono ad accettare che la festa d’importazione americana abbia il suo fondamento, non fosse altro perché non l’hanno inventata certamente loro ma...” - Continua:

Chiudere, chiuderemo! Ciao, Saul/Paolo

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Non permettere mai a niente e a nessuno di fermarti. Cammina a testa alta. Non pensare che una missione, una strada, una decisione è troppo grande per te. Per quanto lungo possa essere un viaggio, se credi che sia quello giusto, intraprendilo.” (Siba Shakib)



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