Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

martedì 24 dicembre 2013

Il Giornaletto di Saul del 25 dicembre 2013 – Aria di Stelle, le galline di Treia, la sovranità di Antonio Pantano, Russia ed EurAsia, forconi ammansiti, Pressenza....




Care, cari,

così anche noi ci siamo fatti un caldo natale.. Caterina ed io l'altra sera siamo andati a cantare con Aria di Stelle a Vignola, nella calda ed accogliente casa di Mara. Lì nel salotto c'era una bella atmosfera natalizia con tanto di albero pieno di palle e di luminarie (albero artificiale, tranquilli) su un comò c'era anche un bel presepe bianco. Era tanto tempo, da quando ero bambino, che non vivevo una simile atmosfera. E' stato bello ascoltare le note dell'harmonim suonato da Tina con grande tranquillità e maestria. Altre ragazze suonavano i cembali e tamburelli ed io ho anche battuto il tempo con le mani, soprattutto mentre Ivan, che suonava la chitarra, intonava Arunachala Shiva. L'ho sentito come un "Ritorno a Casa" (in senso spirituale). Abbiamo cantato anche il Gayatri Mantra come lo canta Upahar. Insomma abbiamo molto sentito la Presenza della Santa India. E stavamo persino al caldo, come ad Arunachala. Di tanto in tanto Mara raccontava qualche storia edificante invitando noi tutti a comportarci bene per il prossimo anno. Poi, parlando di Benares e andando sul tema dei malati e sofferenti, per cui bisognava pregare affinché si "compisse il loro bene" (non solo nel senso che guarissero ma che si compisse il loro destino qualsiasi esso sia), Mara si è raccomandata dicendo che in caso di suo decesso "dovete fare una bella festa, niente lacrime". Mi sono trovato d'accordo, poiché questa in cui ora siamo è "una valle di lacrime" ed una volta che abbiamo lasciato il corpo si spera che il calvario sia finito.... Comunque prendiamocela comoda... Come diceva quel prete cristiano pregando Dio: "rendimi distaccato dalle cose del mondo come lo furono i padri del deserto, ma non subito... aspetta ancora un po'..."

Abbiamo lasciato a Treia le due galline Ciccì e Coccò con tre nidi alternativi a disposizione. La cosa è stata fatta durante i festeggiamenti per la Madonna dell'8 dicembre u.s. Dovendo preparare l'orto per la cerimonia sacrale, con spargimento delle ceneri del bagolaro tagliato, ed approfittando della preziosa presenza di Maria Miani, che di orti e galline se ne intende parecchio, sono state spostate tutte le potature degli olivi ed i rami del bagolaro "defunto" in modo da creare dei ripari per le nostre gallinelle. Infatti avevamo notato che Ciccì e Coccò, essendo volatili fedeli alla specie, preferivano ripararsi fra i cespugli o su mucchi di sterpaglie, rifiutando categoricamente di rintanarsi nel riparo di plastica approntato precedentemente. Maria è stata un po' ad osservare quali fossero i luoghi preferiti dai due grandi uccelli e lì ha creato bei mucchi di ramaglie e foglie, in modo che le due galline si sentissero protette e nel loro habitat congeniale. Questo alla faccia di chi pensa che le galline "preferiscono le gabbie". Un riparo è situato sotto alcuni cespugli sempreverdi, in cui io personalmente ho incastrato una cassetta di legno rinforzata. Un altro è posto sotto il poggiolo, sotto un nido di piccioni, ed un altro ancora a fianco di un archetto in muratura stipato di arbusti secchi e ricoperto da ramoscelli verdi. Insomma le due galline sono a tutti gli effetti, malgrado provenissero da un allevamento intensivo, ritornate alla loro natura. E questo ci fa molto piacere e ci ispira fiducia per il momento in cui anche l'uomo dovrà tornare alla natura.... - Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2013/12/treia-anche-i-polli-sono-uccelli-lo.html


Ecovillaggio al mare – Scrive Meditamare: "Siamo in progettazione e preparazione per la costruzione del ns ecovillaggio del sole, trattando e cercando terreni adatti vicini al mare per clima e bellezza, dolcemente coltivabili biologicamente... l'ecovillaggio sarà vegetariano a tendenza verso la decrescita dei consumi superflui, con alimentazione quasi vegana igienista crudista, rispettoso delle diverse spiritualità di ognuno e degli animali e tutta la Natura, senza uso di sostanze nocive (fumo, nicotina, alcohol,...) .." - Continua: http://retedellereti.blogspot.it/2013/12/imperia-meditamare-progetta-un.html

Quel che serve per la sovranità – Scrive Antonio Pantano: "1 Un vero STATO! Non il presente, SUBORDINATO, mani a piedi a potenze ESTERE (USA, GB, Svizzera, Germania, potenze scandinave, Russia, potenze arabe, Israele, ecc. e ... Vaticano - che NULLA ha da spartire con FEDE e RELIGIONE) e loro INTERESSI, rappresentati dai grandi gruppi apolidi BANCARI. 2 Un sistema STATALE gestito realmente dal Popolo, con obbligo di RENDICONTO istantaneo. 3 Un criterio STATALE di gestione della Banca Centrale ad esso SUBORDINATO soprattutto nella creazione, distribuzione e gestione del denaro. 4 Un sistema STATALE, controllato dal Popolo in tempo reale, di GESTIONE dello intero SISTEMA BANCARIO, cui si DEVE OBBLIGARE l'emissione di FATTURA per ogni introito e addebito al cliente, così che su ciò OGNI MESE esso corrisponda al FISCO imposta adeguata. Ciò IMPORREBBE, nel contempo, l'automatica IMPOSIZIONE FISCALE ad ogni operazione monetaria esercitata dalla Banca Centrale. 4.1 Da ciò scaturisce che il SOLO GETTITO FISCALE proveniente dalle attività bancarie, permetterebbe di ALLEVIARE ogni imposizione fiscale verso gli INDIVIDUI TUTTI, al fine di destinare il resto di NECESSITA' solo sugli UTILI delle attività produttive tutte. 5  Non considerare attività da tassare: la Sanità, l'Educazione (non ho scritto "istruzione", che è attività per gli animali!), le Opere Pubbliche, la Giustizia, la Cultura e la creazione artistica. Mi limito a tali indicazioni! I "rapporti" con l'estero (attivi e passivi) andrebbero a GONFIE VELE! Ma, conditio necessaria: SPARIZIONE dalle attività umane di chiunque, fino ad oggi, abbia avuto impegni pubblici di sorta - nello Stato, parastato, e attività complementari (obbligando costoro a RENDICONTO sugli ultimi 50 anni!). Utopia? No! Islanda, Ungheria e pochi altri Stati sono su tale via! Buone feste, ora necessarie per MEDITARE i miei suggerimenti (redatti in 10 minuti!)"

Forconi ammansiti da Francesco. La rivoluzione può attendere – Scrive Vincenzo Mannello: "Un Papa che deve dire? Gli ultimi saranno i primi, secondo dottrina. Ma questo nell'aldilà, in terra nessuno ci sta a crepare di fame, specie in Italia. Ecco quindi opportuno riconoscimento ai Forconi. I quali, malgrado lo strumento che richiama Belzebù, sono più pacifici di una guardia svizzera. Vediamo così saldarsi, senza voler offendere nessuno, l'asse Bergoglio-Forconi. Protestare e dialogare senza violenza." - Continua: http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2013/12/forconi-ammansiti-da-francesco-la.html

Commento di Orazio: "Tu ne quaesieris (scire nefas) quem mihi, quem tibi finem di dederint, Leuconoe, nec Babylonios temptaris numeros. Ut melius quidquid erit pati, seu pluris hiemes seu tribuit Iuppiter ultimam, quae nunc oppositis debilitat pumicibus mare Tyrrhenum: sapias, vina liques et spatio brevi spem longam reseces. Dum loquimur, fugerit invida aetas: carpe diem, quam minimum credula postero..."

Roma. PD ed alfaniani palazzinari – Scrive Salviamo il Paesaggio: "Il coordinamento romano del Forum Salviamo il Paesaggio sostiene l’assessore alla Trasformazione Urbana di Roma Capitale Giovanni Caudo, contrario alla proroga di un anno della delibera 70 dell'amministrazione Alemanno, che consente ai costruttori di edificare senza mettere a disposizione contestualmente le opere pubbliche, e dunque i servizi, necessari ai cittadini. Purtroppo la proroga è passata con il voto di Pd ed ex-Pdl"

Russia. Prospettive in Estremo Oriente – Scrive Sofia Pale: "Nell'ottobre 2013, al vertice APEC a Bali (che, per inciso, fu ancora ignorato dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama), Mosca aveva indicato chiaramente un piano per attrarre investimenti dai suoi partner strategici dell'Est asiatico per sviluppare le regioni dell'Estremo Oriente russo...." - Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2013/12/24/geopolitica-la-russia-si-muove-verso-eurasia/

Letta, bella napoli, renzie.... - Scrive Gianni Caroli: "Perché questo governo “deve” assolutamente durare almeno fino al 2015? Assegnati gli appalti EXPO, si “devono” approvare le ben più lucrose VARIANTI richieste dagli “amici” e trasferire all’estero il malloppo..."

Il seme di Natale – Scrive Michele Meomartino: "Se penso al Natale, così come i racconti della natività ce l’hanno descritto nei Vangeli, con un bambino piccolo e inerme adagiato sulla mangiatoia, l’immagine del seme si fa spazio in me a suscitare alcune riflessioni nell’intreccio tra il reale e il metaforico. Mi chiedo: “Esiste un essere vitale così piccolo che contiene tutta la potenza della vita come il seme?” Gli basta un pugno di terra, un po’ d’acqua e il tempo che scorre per rinnovare il miracolo della vita..." - Continua

Energia per la vita – Scrive Teodoro Margarita: "Mi sento confusamente, agitatamente, impetuosamente. Vivo. Finalizzerò tutta questa energia? Devo spaccare legna, scrivere ad amici lontani, articoli per Terra Nuova, contattare associazioni, gruppi, centri sociali per tuffarmi nell'impresa di dar vita ad un Coordinamento lombardo contro gli Ogm, in vista dell'Expo 2015, Monsanto a Milano... una vita non basta per lottare ed amare, per leggere, per coltivare e per pensare. Ci proverò, stando nel flusso dei sentimenti, naufragare e riemergere. Mandela ha detto che il vero eroe non è colui che vince sempre ma chi sa rialzarsi dopo ogni sconfitta. Lo ascolterò..."

Intervista su Pressenza – Scrive Olivier Turquet: "Paolo D’Arpini è il portavoce della Rete Bioregionale Italiana e presidente del Circolo Vegetariano VV.TT.. L’ho conosciuto grazie al suo infaticabile “Giornaletto di Saul”, bollettino giornaliero del Circolo Vegetariano ove diffonde notizie e commenti su numerosi argomenti avvalendosi di una rete immensa di collaboratori; gli scrivo ogni tanto anch’io i miei commenti (e mi ha assunto….) ma soprattutto siamo diventati amici. Così ho pensato di intervistarlo e questo è il risultato di uno scambio di email e conversazioni telefoniche...." - Continua: http://www.pressenza.com/it/2013/12/bioregionalismo-spiritualita-laica-ecologia-profonda/

Siete contenti? Se sì bene, altrimenti pazienza... Ciao, Paolo/Saul

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Pensieri poetici del dopo Giornaletto:

"Guardare le cose con ottimismo o benevolenza non significa essere stupidamente ingenui e permettere agli altri di approfittare della nostra buona disposizione d’animo. Significa avere la saggezza e l’intuizione di muovere le cose in direzione positiva, considerandone l’aspetto migliore pur rimanendo concentrati sulla realtà." (DAISAKU IKEDA)

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"Ci impegniamo, noi e non gli altri,
unicamente noi e non gli altri,
né chi sta in alto, né che sta in basso,
né chi crede, né chi non crede.
Ci impegniamo:
senza pretendere che gli altri si impegnino per noi,
senza giudicare chi non si impegna,
senza accusare chi non si impegna,
senza condannare chi non si impegna,
senza cercare perché non si impegna.
Se qualche cosa sentiamo di “potere”
e lo vogliamo fermamente
è su di noi, soltanto su di noi.
Il mondo si muove se noi ci muoviamo,
si muta se noi ci facciamo nuovi,
ma imbarbarisce
se scateniamo la belva che c’è in ognuno di noi.
Ci impegniamo:
per trovare un senso alla vita,
a questa vita
una ragione
che non sia una delle tante ragioni
che bene conosciamo
e che non ci prendono il cuore.
Ci impegniamo non per riordinare il mondo,
non per rifarlo, ma per amarlo."


(Bertolt Brecht)

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