Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

lunedì 25 dicembre 2017

Il Giornaletto di Saul del 25 dicembre 2017 – Spilamberto: concerto di Natale, giudei puri e giudei spuri, auguri e messaggi di natale da varie fonti, selvaticità ed animali, neo-colonialismo e ius soli, Poonja detto Papaji...


L'immagine può contenere: 4 persone, persone sedute e spazio al chiuso

Care, cari, la sera del 23 dicembre 2017  siamo andati,  io e  Caterina,  ad ascoltare il “concerto di Natale” della Corale Spilambertese diretta di Giorgio Molinari che si è tenuto nella chiesa di Sant'Adriano III di Spilamberto. Il tema era la natività, raccontata e cantata e suonata (con tre personaggi: Maria, Giuseppe e l'angelo e l'accompagnamento del coro). La parte che ho trovato più significativa è stata quella relativa  al dubbio e allo stupore di Giuseppe, già in età avanzata,  nell'apprendere che la sua  sposa, Maria, era rimasta incinta dello “spirito santo”. Giuseppe stava pensando di ripudiare Maria, malgrado il profondo amore che nutriva per la giovinetta,  allorché ebbe un sogno in cui un angelo  gli ordinava di non farlo e di accettare il figlio che sarebbe da Maria nato come il suo. Un figlio comunque speciale definito  il "salvatore" di tutti i giudei, e che li avrebbe riscattati dalla dominazione romana... Per amore di Maria, e per fiducia nella religione,  Giuseppe superò la prova della gelosia e della vergogna umana e così Gesù ebbe un padre ed una madre umani. Povero Giuseppe, quale ardua prova dovette superare, ma di lui si fa menzione solo per questo evento... Mentre Maria accompagna Gesù sino alla crocifissione ed anche oltre il buon Giuseppe scompare completamente dalla scena da subito dopo la nascita del Salvatore. Nulla più di lui vien detto nei vangeli. Misteri della fede...

Giudei “puri” e giudei “spuri” - Gli appartenenti ad alcune specifiche sette ebraiche, che poi si definirono cristiane, non riconoscevano la supremazia imperiale e quindi erano condannati come "sovversivi" politici e non come " praticanti d una religione". Le cose cambiarono allorché queste sette ebraiche, che inizialmente, mantenevano la tradizione di appartenenza etnica alle "tribù d'Israele" e quindi a tutti gli effetti facevano parte dei giudei circoncisi, decisero di "convertire" anche i Gentili al loro credo e quindi accettarono nelle loro file anche i non giudei. Ovviamente questo segnò una linea di demarcazione fra i "giudei puri" (discendenti da madri ebree) e quelli "spuri" che si mescolavano ed accettavano i Gentili come correligionari... - Continua: http://paolodarpini.blogspot.it/2017/12/cristiani-e-giudei-puri-e-spuri.html

Decrescita. Un augurio – Scrive Gloria Germani: “Un augurio per  ridare al  natale il suo  autentico  significato. Per cambiare una  civiltà  (fondata sull'astrazione dei numeri) che nega gli affetti. All'insegna della  decrescita frugale, conviviale, felice!”

L'albero di Natale – Scrive Franco Stobbart: "Secondo Richar Heinberg nel nord Europa immaginavano l’Universo come un albero gigantesco, con l’asse terrestre come tronco. Le stelle erano luci fra i suoi rami, e l’oltretomba si estendeva tra le sue radici. Tale concetto di mondo si trova in tante altre civiltà... - Continua: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2015/12/24/albero-di-natale-origini-storie-e-leggende-cristiane-e-pre-cristiane/

Pro Vita. Un progetto – Scrive Pro Vita: “E' necessario qualche giorno di riposo per ricaricare le forze: l'anno 2018 annuncia già molte sfide per i valori della Vita e per la continuazione della nostra campagna in difesa dei bambini italiani nel grembo materno...”

Neo-colonialismo. Ius Soli ed immigrazione forzata – Scrive Fulvio: “I termini integrazione, assimilazione, meticciato sono definizione false, ipocrite e di schifosa natura razzista. Ammantare tutto questo di buonismo e catturare i gonzi per farne i propri ascari colonizzatori è stata la grande invenzione del mondialismo che ha bisogno di livellare, annullare, amalgamare, deidentificare, desovranizzare i gruppi storici, plebizzare masse indistinte e prive di coscienza di sé. Solo così, e tramite l’ausilio tecnologico dei Frankenstein di Silicon Valley, che spersonalizza esasperando il narcisismo individualista e, al tempo stesso, lacera il rapporto con il reale e la coesione sociale , si eliminano gli ostacoli alla mondializzazione e alla relativa dittatura degli orchi del capitale...” - Continua: https://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2017/12/neo-colonialismo-ius-soli-e.html?showComment=1514140257449#c5961900781976696515

Commento di Paolo Sensini: "L'Italia del governo Gentiloni non solo fa solo finta di espellere i clandestini che si macchiano di reati e non hanno alcun titolo per rimanere sul territorio, ma organizza corridoi umanitari-elettorali con la collaborazione di CEI e Alto Commissariato ONU per andarne a prendere ancora di più. E siccome il viaggio in nave è lungo e scomodo, li si accoglie con i velivoli dell'areonautica militare. Siamo a Natale e ..." - Continua in calce al link soprastante

Commento di Massimo De Amicis: “Gli ipocriti ci stanno riuscendo: stanno trasformando il nostro Paese, nelle strutture e nella mentalità, per asservirlo all'apostolato internazionale cattolico. Tutto per soddisfare la mania di grandezza di un Pontefice megalomane e senza alcun rispetto per il nostro Paese, in nome di un cristianesimo manipolato e deviato verso interessi di parte. Chi si assumerà il compito-dovere di aiutare i milioni di Italiani stretti nella morsa della miseria, delle calamità, della delinquenza?” - Continua in calce al link soprastante

Commento di Manuela: "Grazie a tutti, perché leggendovi ho approfondito tanti argomenti! Grazie a Fulvio Grimaldi per le sue argomentazioni sui migranti che mi permettono di controbattere (anche prendendomi l'accusa di essere diventata una squallida razzista di destra) ai non pochi conoscenti che ancora in buona fede pensano che la mancata approvazione dello JUS SOLI sia una grande vergogna..."

Commento di Jure:  "Già, Fulvio, sacro e santo. Tra l'altro, "Tra italiani importati e sudtirolesi colonizzati, dopo un secolo, non esiste comunicazione, nè amalgama" somiglia alla situazione attuale del confine orientale, nelle terre conquistate dall'Italia sabauda al soldo dell'Impero inglese a spese dell'Austria-Ungheria, la cui demolizione era tra gli obiettivi e motivi -anglosassoni- della Prima GM (con la Russia gli è andata male subito, con i tedeschi hanno fatto qualche errore di stima in prospettiva...).” - Continua in calce al link soprastante

Selvaticità. Amore per gli animali o amore per la natura? - Scrive Franco Zunino: “...Nel resto del mondo si fa di tutto per preservare la biodiversità autoctona della fauna selvatica, da noi si parla solo di biodiversità quale che sia. L’impegno di salvare alcune popolazioni di animali è volto solo a finanziare progetti milionari di studi e ricerche che non portano a nulla e non servono a nulla (o a poco), se non al mantenimento di ricercatori e studiosi vari, stipendiati a tempo pieno, di progetto in progetto possibilmente fino a farli giungere alla pensione. Intanto gli animali sono sempre di più, e quelli rari o endemici sempre di meno e sempre meno endemici (leggasi imbastarditi)...” - Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2017/12/wilderness-amore-per-gli-animali-o.html

Appello per l'unità della sinistra – Scrive Arrigo Colombo: “L'unità della Sinistra è urgente, e imprescindibile. E davvero sorprendono e davvero anche indignano tutti questi nomi, questi gruppi e gruppetti, di fronte ad un compito così altamente umano e che richiede stretta unità e forza. La divisione e frazionamento della Sinistra è già avvenuto una volta, dopo la democratizzazione del PCI, a cominciare da Rifondazione, cui seguirono cinque o sei gruppetti che a stento nelle elezioni raggiungevano il 2%; e che non accettarono mai il consiglio e la preghiera di almeno federarsi, che allora avrebbero ottenuto un 10%, e quindi una presenza e una forza...”

Commento di Jure: “Nei programmi delle sinistre segnalo una carenza, tra altre: il ripristino dell'esercito di popolo con compiti esclusivi di difesa, e con estensione a compito di protezione civile, del territorio, per le emergenze - terremoti, incendi etc. Ovviamente, di leva...”

Poonja. Il santo incontrato per interposta persona - Ormai da parecchi anni ho smesso di spostarmi e mi limito a ricevere i viaggiatori. Con questo metodo posso tranquillamente dedicarmi agli affari miei ed allo stesso tempo ricevere notizie e novità dal mondo spirituale… Tra gli ospiti più graditi che mi è capitato di accogliere vi sono Upahar Anand e Venu, una coppia santa che soggiorna l’inverno in India e torna in Italia per l’estate. Venu, che significa flauto, ha ricevuto il nome da Papaji di Lucknow un santo alquanto famoso (un diretto discepolo di Ramana Maharshi)... - Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2015/12/sri-h-w-l-poonja-il-papa-di-lucknow.html

Ciao, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:


"In realtà non vi è né verità né errore, né si né no, né distinzione di alcun genere, poiché tutto - incluso i contrari - è Uno." (Chuang Tzu) 

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