Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

lunedì 1 gennaio 2018

Il Giornaletto di Saul del 2 gennaio 2018 – Transurbanza bioregionale, miti giudeo-cristiani, ecosofia per la vita, resoconto della Notte senza Tempo, Iran: regime change, Barbalbero a Grottammare...


Immagine correlata

Care, cari, a chi Dio vuole mostrare una giusta benevolenza quelli lui manda nel vasto mondo. a quelli lui vuol far conoscere le sue meraviglie nelle montagne nei boschi nell'acqua e nei campi. (Eichendorff: Vita di un perdigiorno) – Continua: http://retedellereti.blogspot.it/2018/01/transurbanza-vita-di-un-perdigiorno.html

Nota di Ferdinando Renzetti: “Questa è la prima parte di transurbanza, saranno tre in totale, se ti va leggiti questa palla che sto scrivendo magari ci trovi qualche notizia interessante, da un po di tempo sono totalmente privo di ispirazione, penserai subito: “quando mai ce l'ha avuta?...”

Miti giudeo-cristiani - A Calcata, che è uno dei più piccoli e modesti paesi del Viterbese, si conservava, poiché la reliquia è “scomparsa” a metà degli anni ‘80, la più importante reliquia corporea di Gesù: una particella minuscola di carne che venne recisa al Bambinello durante la circoncisione e misteriosamente conservata per circa duemila anni. Com’è noto, presso gli Ebrei la circoncisione era una pratica soprattutto religiosa e spesso le famiglie usavano custodire il frammento, un po’ come in certi luoghi si usa oggi conservare per qualche tempo il primo dentino caduto al fanciullo. Così, anche la Madre del Redentore tenne presso di sé la Reliquia, alla quale aggiunse, poi, alcune gocce del sangue divino raccolte sotto la Croce.... - Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2013/06/calcata-ed-il-prepuzio-e-che-prepuzio.html

Senza tempo – Scrive F. R.: "..una volta c'era il tempo, il tempo senza tempo, pian piano si è trasformato in tempo, il tempo con il tempo: un tempo umano interiore e profondo, biologico, dura tutta un'esistenza, scandita dal battito del cuore, un tempo collettivo quello delle generazioni che si succedono..."

Ecosofia per il mondo a venire – Scrive Guido Dalla Casa: “L’Ecosofia, è un movimento filosofico e di pensiero, una visione del mondo a sfondo panteista che richiede un profondo rispetto per tutti gli esseri senzienti (e quindi anche gli ecosistemi) e per tutte le relazioni che li collegano fra loro e al mondo cosiddetto “inanimato”. Non assegna alla nostra specie un valore distaccato e particolare, ma la considera completamente parte della Natura. Vede la Terra come l’Organismo cui apparteniamo....” - Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2018/01/per-il-mondo-venire-ecosofia.html

Babele cosmopolitana - Scrive Susanna Bazzurri: "Babele rappresenta non l'incontro tra i popoli, tra lingue e culture diverse, tra scienza e religione, ma arroganza e confusione. Quando l'uomo pensò di poter creare un nuovo ordine all'universo creando una torre che arrivasse al cielo ed al cielo si opponesse x potenza, allora l'atto di superbia fu punito con Babele ovvero la dispersione di ciò che prima era unito..."

Resoconto della Notte senza Tempo 2017/2018 – Scrive Caterina Regazzi: “La mattina del 1 gennaio 2018, dopo  due caffè e un cappuccino veloci assieme all’amica Adriana, che se ne tornava a Bologna,  Paolo mi ha detto: “Beh, ieri notte è andato tutto benissimo, non sono neanche morto!”. Si parlava così perché il tempo oggi è gelido e grigio e piovoso, secondo me minaccia neve, mentre ieri sera era persino tiepido…. si questa era la sensazione, anche perché la cara Maria B. ci aveva condotto a fare una passeggiata notturna bellissima ma che, almeno all’andata, era quasi tutta in salita, e Paolo, un po’ per l’età, un po’ perché ormai disabituato, un po’ forse per la pancia piena, faceva alquanto fatica  e procedeva arrancando col fiatone. Comunque direi che la Notte senza Tempo è stata una serata veramente magica…” - Continua: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2018/01/01/resoconto-della-notte-senza-tempo-2017-2018-siamo-ancora-vivi/

Commento di Maria Bignami: “Che descrizione dettagliata!!! nei minimi particolari, non vi è sfuggito niente. Per me è stata un'esperienza molto arricchente, senza tutti voi la mia anima non avrebbe potuto esprimersi, mi sento piena di gioia....”

Iran. Regime Change in vista... - Scrive Fulvio Grimaldi: “...la Foundation for Defense of Democracies, del talmudista Mark Dubowitz, ha sintetizzato il programma di distruzione dell’Iran, nel plauso del direttore della Cia, Mike Pompeo e del segretario di Stato Tillerson, nei termini di un appello a Trump di lanciare “l’offensiva finale contro il regime di Tehran, indebolendone le finanze attraverso più massicce sanzioni economiche e minandone la direzione attraverso la mobilitazione delle forze pro-democrazia”. Al tempo stesso il Congresso ha votato cospicui finanziamenti ai terroristi del MEK, la cui presidente, Maryam Rajavi, non ha perso l’occasione peri incitare “l’eroico popolo dell’Iran” all’assassinio del dittatore Khamenei e alla liberazione dei prigionieri politici...” - Continua: http://paolodarpini.blogspot.it/2018/01/attenti-alliran-regime-change-in-vista.html

Mondeggi in pericolo – Scrive Presidiati per Mondeggi Bene Comune: “Mondeggi è in pericolo. È chiaro ormai come la città metropolitana ed i suoi politici vogliano in tutta probabilità chiudere in primavera-estate le trattative di vendita/dismissione a privati del bene comune, al fine di lasciare agli interessati – di cui ancora sono segrete identità e proposte – il "problema" della gestione del comitato e dei presidianti che ormai da 4 anni si occupano nel concreto di valorizzare beni e territorio. La nostra proposta è quella di un incontro di due giorni, il 27 e 28 GENNAIO, qui a MONDEGGI, mirato appunto a delineare insieme lo scenario dei mesi futuri. Info: Francesco 3471840296 e Antonio 3452129924”

Grottammare Paese Alto. Barbalbero - Scrive Sara Di Giuseppe: “La trasformazione degli Ent - “lenti, strani, pazienti” - è improvvisa come l’irrompere di acque a lungo trattenute da una diga, Barbalbero è riuscito a destarli (“Noi Ent non amiamo essere destati, non ci destiamo mai, salvo che i nostri alberi e la nostra vita non corrano grave pericolo”). Ed eccoli marciare – dopo animatissimo conclave – contro le mura di Isengard e contro le forze del male lì asserragliate. Avanzano con ritmo cadenzato, Barbalbero in testa, battono il tempo percuotendo il fianco con una mano...” - Continua: http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2018/01/la-riscossa-degli-ent-barbalbero-di.html

Mio commentino: “Tanti, tanti,  anni fa mettemmo in scena nella Valle del Treja, a Calcata, “il signore degli anelli”. La commedia si svolgeva sulle rive del fiume in un ambiente pressoché incontaminato dall'uomo. Era una specie di gioco di ruolo senza un copione prestabilito né una conclusione “certa”. Io impersonavo Barbalbero ed avrei vinto la tenzone, avendo sorpreso con una imboscata il campo degli orchi e del nero signore, in realtà non potei vincere perché non ero in possesso di “poteri magici” sufficienti e fui fatto prigioniero, ma i miei compagni hobbit ringalluzziti dalla mia performance si diedero da fare ed alla fine conquistarono il campo...”  

Ciao, Paolo/Saul

….....................................

Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“L’albero non pensa di esistere, gli alberi non hanno un sé (ego). Le rocce non pensano, non hanno un sé. Il cielo non ha un sé, la terra non ha un sé. Il sé è la porta sull’infelicità – il Buddha ha chiamato il sé “atta”, l’ego. Ci sentiamo infelici perché viviamo troppo nell’idea del sé.” (Osho)




Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.