Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

giovedì 19 luglio 2012

Su Giacinto Auriti una memoria di Antonio Pantano, con riferimenti a J. Ratzinger e Beppe Grillo

Il secondo incantesimo - Dipinto di Franco Farina


Caro Paolo D'Arpini,
leggo la domanda della signora Lidia, su Giacinto Auriti (Vedi Giornaletto di Saul: http://saul-arpino.blogspot.it/2012/07/il-giornaletto-di-saul-del-19-luglio.html).

Non ho tempo per consultare lo scritto del Turrisi, ed i tuoi rinvìi.
Ma sintetizzo, per surrogare in anticipo: rinvìi alle falsità di "vilipedia", alle indicazioni tendenziose diffuse sul web, ed a raglianti alla luna che solo oggi stanno scoprendo l'esistenza del Maestro di diritto, che "non ha parlato al papa", ma ... fece altro.

Giacinto Auriti (Guardiagrele 10.10.1923-Roma, 11.8.2006), di antica e nobile famiglia abruzzese (un antenato, deputato, lasciò il posto in parlamento a D'Annunzio; altro fu famoso ambasciatore in Giappone negli anni '30; fratelli medici insigni e giuristi), si dedicò essenzialmente all'insegnamento universitario del Diritto. Così si applicò ai problemi del "signoraggio" bancario e monetario, additando tra i primi radice e natura, ignorati volutamente negli insegnamenti superiori.

Si avvide che il "faro" sull'argomento fu, nel XX secolo, EZRA POUND, pensatore, poeta, saggista americano che scelse l'Italia - ove aveva libertà di opinione e pensiero - per vivere, e per morire. Nel 1988 partecipò ad una conferenza su Pound a Gioia del Colle ove incontrò chi, conoscendo profondamente l'opera dell'americano, si affiancò a lui - senza tornaconto - negli studi e nell'insegnamento Da quel momento ebbe corpo la più eretica scuola universitaria mai esistita, di "valori giuridici e monetari", che perfezionò oltre un migliaio di laureati.

Nel 1991 Joseph Ratzinger, eminente cardinale della chiesa di Roma, partecipò ad un convegno all'università di Teramo dal quale uscì "folgorato". Ottenne 4 successivi lunghi incontri col prof. Auriti (anche 2 a colazione). Il cardinale lo fece intervistare da un giornalista, con "assedio di 8 giorni" per pubblicare la scienza monetaria rivelata da Auriti su "l'Osservatore Romano". Servizio che in 20 anni MAI uscì.

Ad Auriti si accostò anche Beppe Grillo, nel 1997 (è in internet ora anche un frammento di quell'incontro).Necessario per far diffondere alcuni concetti, in chiave popolare, dal comico.

Auriti fu fervido di iniziative (giudiziarie, contro l'usurpazione monetaria di Bankitalia s.p.a., additando, con i suoi collaboratori, la realtà privata della "banca centrale"; concrete e simboliche, mediante il famoso SIMEC, ecc.).
Oggi lo si cita molto: ma sopratutto a sproposito! E da "falsari" che lo sminuiscono perché mentalmente sudditi di chi "domina il denaro", come tutti i governanti italiani ed il Monti.

Sono pochissimi gli attendibili tra chi, con vera scienza, non solo cita, ma diffonde e prosegue il filone aperto da Giacinto Auriti. E, tra questi, chi ha steso questa nota, che ad Auriti, nel 1988, apportò la scienza di Ezra Pound.

Gli altri sono dannosi copia/incolla. Tendenziamente proni a subire la dicerìa che l'Italia abbia debito pubblico da onorarsi. Senza chiedersi chi, quando e perché il debito creò, e, sopratutto, chi sia - analiticamente - il vero creditore.

Antonio Pantano

Supplemento al Giornaletto di Saul del 20 luglio 2012

3 commenti:

  1. Confermo, come sempre, la mia massima stima ad Antonio Pantano per ogni singola parola che ha scritto e che condivido "in toto".

    Orazio Fergnani- AlbaMediterranea

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  2. GRAZIE STRAGRAZIE !!!!!!!!! Edmond Dantes Conte di Montecristo con Mercedes Contessa di Montecristo

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  3. GRAZIE STRAGRAZIE !!!!!!!!! Edmond Dantes Conte di Montecristo con Mercedes Contessa di Montecristo

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